Rcs Libri venduta alla Mondadori

Mondadori compra Rcs Libri per 127, 5 milioni

Rcs Libri, la divisione del gruppo del Corriere della Sera, cui fanno capo marchi storici come Rizzoli, Bur, Bompiani e Marsilio, va per 127,5 milioni di euro alla Mondadori, la  controllata Fininvest titolare anche di editrici come Einaudi, Piemme e Sperling & Kupfer. L’operazione che cambia gli assetti nel mondo dell’editoria è arrivata al traguardo. Segrate sborserà 127,5 milioni di euro con un meccanismo di aggiustamento del prezzo finale (5 milioni in più o in meno) legato ai risultati del 2015 della storica casa editrice milanese. Non solo. C’è anche un “buono” per la Rizzoli Corriere della Sera, pronto a scattare nel 2017, sempre legato ai risultati aziendali e fissato in 2,5 milioni di euro.

Rcs Libri
Rcs Libri

A dare il via libera ad un matrimonio atteso da mesi, il consiglio di amministrazione di Rcs, riunito nel tardo pomeriggio di ieri, e quello di Mondadori che si è concluso nella notte. Il pagamento sarà per contanti e avverrà prima del disco verde dell’Antitrust che, tra l’altro, ha già acceso un faro sull’operazione. I team guidati da Ernesto Mauri per Mondadori e Pietro Scott Jovane per Rcs, hanno quindi chiuso il cerchio dopo un negoziato che è in piedi da febbraio e che ha rischiato più volte di deragliare. Con l’acquisizione di Rcs Libri, Mondadori (che attualmente ha il 27% dell’editoria libraria) avrà circa il 38% per cento del mercato e una posizione di indubbia forza nel settore. Mentre il gruppo che edita il Corriere della Sera fa cassa e continua nella sua strategia di razionalizzazione e riduzione dei costi. La cessione dei libri è stata infatti preceduta dalla vendita della casa editrice francese Flammarion e da quella della sede del Corriere in via Solferino.

Cedute anche le radio (105, Montecarlo e Virgin) per 21 milioni alla Finelco della famiglia Hazan, che ha appena siglato una partnership proprio con Mediaset. Mondadori è arrivata alla stretta finale dopo aver incassato i 45,1 milioni con la cessione a Mediaset dell’80% di R101 e ad Harlequin della propria parte nella joint venture comune, attiva nella vendita in edicola dei romanzi della collana Harmony. «Le due operazioni – aveva spiegato in una nota di Segrate – incrementano la disponibilità delle risorse finanziarie e contribuiscono a sostenere le linee strategiche di sviluppo del gruppo». La munizioni per finanziare l’acquisto della Libri sono state accumulate con cura. E non manca il credito bancario: giorni fa è stato sottoscritto da Intesa, Unicredit, Mediobanca, Bpm, Ubi Banca e Bnp Paribas un maxiprestito da 550 milioni finalizzato al rifinanziamento della casa.

Mondadori
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Il prezzo di 127,5 milioni è stato valutato sulla base di un «enterprise value» di 130 milioni, con un indebitamento netto di 2,5 milioni (medio e rettificato, includendo anche le quote in Marsilio da riacquistare). Sono previsti meccanismi di aggiustamento del prezzo per 5 milioni, in base ai risultati 2015 della Rcs Libri, oltre a un incasso ulteriore a favore di Rcs per 2,5 milioni sulla base dei risultati aggregati 2017 delle attività librarie. Tutte le testate Rcs potranno continuare a esercitare un’attività editoriale libraria. Rcs mantiene poi la titolarità del marchio Rizzoli, attività libraria esclusa. Il perfezionamento dell’operazione è soggetto all’approvazione dell’Antitrust. Se ci fossero delle autorizzazioni condizionate, è stato chiarito, «non pregiudicheranno il completamento dell’operazione e non comporteranno modifiche delle condizioni economiche per Rcs MediaGroup». Il riferimento è al probabile esame dell’autorità per la concorrenza, visto che nell’operazione il primo gruppo librario italiano va ad acquistare il secondo: secondo alcune stime risalenti a quest’estate il nuovo soggetto avrebbe oltre il 38% del mercato. Anche per questo non sono mancate prese di posizione polemiche tra gli scrittori contro il riassetto.

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