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Firenze Libro Aperto dal 17 febbraio

Firenze Libro Aperto: nasce un nuovo festival; da venerdì 17 a domenica 19 alla Fortezza da Basso

Da ven 17 a dom 19 alla Fortezza da Basso, I edizione di Firenze Libro Aperto una nuova manifestazione di respiro nazionale che si inserisce nella complessa filiera dell’editoria e dei suoi protagonisti.

Oltre 100 case editrici annunciate, riunite in un open-space all’interno del padiglione Spadolini, centinaia di ospiti di fama Internazionale, un programma ricco di presentazioni, incontri, laboratori, spettacoli, letture, concerti e premi letterari.

Firenze Libro Aperto 2017

La manifestazione affronta il grande interrogativo “Le parole non bastano più?” analizzando i mutamenti del linguaggio, anche in relazione ai cambiamenti sociali e alla globalizzazione.

II Festival è patrocinato da Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze, ideato e organizzato da FBS Eventi, con la Direzione Generale di Paolo Cammilli e la Direzione Artistica di Chiara Bentivegna.

Firenze Libro Aperto: presentazioni libri, riviste e tavole rotonde

Affrontate tematiche di attualità, come immigrazione, violenza sulle donne, “post verità” e incontri con autori. Qui spiccano lo scrittore americano pulp Joe R. Lansdale, lo scrittore e poeta marocchino Tahar Ben Jelloun, l’alpinista e scrittore Mauro Corona con il suo ultimo romanzo La via del sole; gli scrittori Andrea De Carlo con L’imperfetta meraviglia, Gianni Biondillo col nuovo romanzo Come sugli alberi le foglie, ispirato alla figura dell’architetto futurista Antonio Sant’Elia, il giornalista e saggista Filippo La Porta con il saggio Indaffarati, la scrittrice di romanzi fantasy Licia Troisi e molti altri, tra i quali: Alessia Gazzola, Diego De Silva, Andrea Scanzi, Enzo Fileno Carabba, Marco Vichi, Sergio Staino e Federico Palmaroli,

Firenze Libro Aperto – Morgan

Firenze Libro Aperto: ragazzi e bambini

Uno speciale spazio dedicato e curato da Teresa Porcella ospita libri per l’infanzia con autori come Donienico Barillà, Grazia Gotti, Patrizia Rinaldi, Anna Sarfatti, Sara Marconi, Luisa,Mattia e illustratori come Otto Cabos, Sophie Fatus, Fuad Aziz, Simone Frasca; previsti laboratori d’arte, musica, illustrazione e spettacoli: Violeta Cantora dedicato alla cantautrice e artista cilena Violeta Parra, Il Cuore di Chisciotte con le immagini di Gek Tessaro o Non insegnate ai bambini, recital ispirato alle canzoni di Gaber.

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Pisa Book, si scaldano i motori

Tre giorni al Palacongressi: novità, ospiti, oltre 200 eventi Scatta la carica dei 160 editori del Pisa Book Festival

Quattordici anni di Pisa Book festival. E i numeri, anche per questa edizione, si confermano in crescita: 160 editori, oltre 200 eventi nell’arco di tre giorni, da venerdì 11 a domenica 13 al Palacongressi (orario 10-20).

Pisa Book Festival 2016
Pisa Book Festival 2016

L’editoria italiana – piccola e indipendente – ha nuovamente scelto Pisa portando con sè autori, novità e firme. Un programma intensissimo (http://www.pisabookfestival.com) che ieri è stato presentato nell’auditorium di Palazzo Blu dalla direttrice artistica Lucia Della Porta, dal presidente della Fondazione Pisa Claudio Pugelli, dal sindaco Marco Filippeschi, dall’assessore alla cultura Andrea Ferrante e da Marinella Pasquinucci, vicepresidente della Fondazione Palazzo Blu.

Un programma che spazierà dalla letteratura contemporanea all’area junior, passando per politica, attualità, arte.

Sarà l’Irlanda il paese ospite e a guidare la delegazione degli autori sarà la scrittrice Catherine Dunne, che terrà il discorso inaugurale venerdì 11 alle 11 nella Sala Pacinotti. La scrittrice incontrerà i ragazzi delle scuole e sabato presenterà il suo ultimo libro «Un Terribile Amore» (sabato 12 ore 16).

libri

Domenica sarà di nuovo al Pisa Book per dialogare con i giornalisti Laura Montanari e Fabio Galati (ore 12) e per il firma-copie. Ma gli ospiti sono davvero tanti: Mauro Corona presenterà «La Via del Sole» (sabato 12 ore 18); l’umorista Sergio Staino la sua autobiografia (sabato 12 alle 18); lo svedese Bjorn Larsson tornerà a Pisa con «Raccontare il Mare» pubblicato con Iperborea (sabato 12 alle 15).

E ancora: Andrea Marcolongo, ex ghost-writer di Renzi, presenterà «La Lingua geniale» (venerdì 11 alle 12); Marco Malvaldi, di casa al Pisa Book Festival, farà divertire il pubblico con «Sei Casi al Barlume» (domenica 13 ore 18); Ignazio Marino sarà al Palacongressi con «Un marziano a Roma» (domenica 13 ore 18). Due gli appuntamenti che vedranno protagonista il pisano Sergio Costanzo: venerdì 11 alle 11 dialogherà con i ragazzi delle scuole superiori a partire dal suo libro «I racconti della mano destra» (Marchetti editore) mentre domenica 13 alle 10 debuterrà con «Ibelin», il libro che svela il segreto dell’origine dei templari (Linee Infinite).

Confermata la sezione del Pisa Book curata da Vanni Santoni che si interroga sulle peculiarità di essere scrittori in Toscana. Sulla scena nomi affermati ma anche giovani promettenti: Pietro Grossi, Luca Ricci, Emiliano Gucci, Alessandro Raveggi e Simona Baldanzi. Da segnalare, infine, la mostra a Palazzo Blu del pittore e illustratore cinese Chen Jiang Hong visitabile fino al 5 febbraio (inaugurazione il 10 alle 18).

Pisa Book Festival 2016
Pisa Book Festival 2016

Pisa Book Festival Info utili

Da venerdì 11 a domenica 13 orario 10-20.

Biglietti: 5 euro, ridotto 4, abbonamento due giorni 7.

Venerdì ingresso gratuito per tutti

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Cartazucchero, libri e caffè in Camollia

Cartazucchero è l’esaltante sfida di due umaniste a caccia di “nicchie”. Una libreria dove poter sorseggiare un caffè e leggere un buon libro; magari proprio un nostro libro!

Là dove un tempo c’era un salumiere, hanno montato personalmente 72 librerie, intese come scaffali su cui esporre la merce del caso. Non solo: hanno “studiato” da bariste, prestando un occhio particolare a tè e caffè nelle lorotante, possibili sfaccettature.

Libreria Caffetteria Cartazucchero
Libreria Caffetteria Cartazucchero

E soprattutto, hanno puntato – anzi: rilanciato – su un tipo di proposta al pubblico che Siena aveva un po’ già assaggiato, ma anche già bruciato. Quella di Maddalena ed Elisabetta è la versione 2.0(14) di una vocazione che è di base umanistica e che per far tornare i conti aveva già indossato una veste commerciale.

http://www.cartazucchero.it/

Si chiama Cartazucchero, questa versione: da un paio d’anni si affaccia sulla parte bassa di via Camollia, dopo essersi cambiata d’abito nel tragitto da via delle Terme. Nei cinque anni precedenti infatti gestivano la Libreria Ancilli, un punto vendita di libri esclusivamente antichi o usati. “Il contesto generale diventato più critico ci aveva messo di fronte a una scelta: lasciare, o raddoppiare – raccontano – prevalse la seconda opzione, motivandoci a voltare pagina fare uno scatto in avanti”.

cartazucchero bar

Un cambio di insegna, di concept e conseguentemente anche di indirizzo per Cartazucchero: perché l’idea è quella di abbinare il banco bar agli scaffali dei libri, e nel cuore del centro (tecnicamente detta zona 1) non ci sono licenze disponibili per farlo. Si presta allo scopo di Cartazzucchero un fondo commerciale sui 100 metri quadri, in disuso da decenni. E qui due anni or sono prende forma quello che ad oggi è l’esempio più longevo di libreria caffetteria dentro le mura cittadine, guardando a tipi di clientela anche molto diversi tra loro, con l’ambizione di incrociarne gusti e scelte di consumo.

“Una sfida importante che tutt’ora stiamo combattendo – spiega Maddalena – La parte più impegnativa del nostro lavoro è proprio far comprendere a pieno il nostro assortimento”.

Cosa c’è di tanto difficile?
“Intanto una mentalità di partenza, quella italiana, che è ancora poco abituata all’idea del negozio misto. Lo dimostra il comportamento diverso della clientela straniera, molto più disinibita a sfogliare uno dei libri esposti mentre prende un aperitivo, o viceversa. A questo aggiungiamo la forte presenza di reminders o libri fuori catalogo nella nostra offerta, impronta della precedente libreria che in una parte di pubblico ancora non digerisce; a fronte di chi, per contro, viene da noi soprattutto per quello”.

Non avete investito su un negozio “chiavi in mano”, insomma…
“No. Eravamo e siamo consapevoli dell’impegno che richiede questa scelta. I lettori in Italia sono già una nicchia, gli amanti del libro d’annata una nicchia della nicchia e quelli che amano leggere al tavolino di un bar un’altra nicchia ancora, da far venire allo scoperto. Abbiamo puntato sulla possibilità di distinguerci, convinti che nel mondo social di oggi distinguersi può fare la differenza”.

Cartazucchero interno
Cartazucchero interno

A proposito: internet per voi è un nemico?
“No. Lo usiamo non solo per far conoscere il negozio e le nostre iniziative, ma anche direttamente per vendere: capita anche con gente che magari abita a qualche chilometro da qui. Il nostro vero nemico sono i libri nuovi venduti a forte sconto nei supermercati”.

E quanto conta il banco bar inquesto locale?
“Conta poco per chi va al bar solo per far colazione di prima mattina, anche perché noi apriamo dalle 10 alle 19.30. Conta abbastanza per chi ha tempo e piacere di indugiare qualche minuto in più, assaporando in modo meno distratto ciò che consuma: l’assortimento di tè in foglia che facciamo vedere e odorare prima della scelta. La frutta fresca che usiamo per frappe o frullati. I caffè dal mondo: ogni giorno ne proponiamo due diversi, 100% arabica e 100% robusta, in questi giorni ad esempio un “indiano monsonato” e un “monte everest”. E’ l’effetto di una collaborazione con una piccola torrefazione artigianale di Firenze, la Mokaflor, che ci ha aiutato molto per costruire la nostra idea di locale”.

C’è spazio per i libri a Siena? Cosa scelgono i vostri clienti?
“I gusti variano molto, fatti salvi i classici del Novecento italiano che non conoscono mai flessioni. La città ha una tradizione culturale che presupporrebbe un’attenzione sempre alta per il libro, considerando quel che avviene anche altrove; a noi ad esempio piacerebbe esporre qualcosa all’esterno,ma il suolo pubblico è riservato ai pubblici esercizi. Allora ci concentriamo su chi sceglie di entrare dentro, e quando c’è una faccia nuova che si guarda intorno incuriosita, ordina un prosecco e si mette a sfogliare un libro, la gratificazione è massima”.

Da Cartazzucchero in Camollia potrete trovare anche i libri della Nuova Immagine Editrice.

 

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Food&Book 2016 al Tettuccio Montecatini

Domani l’inaugurazione del festival gastroletterario Food&Book 2016 al Tettuccio con il super ospite Marchesi

Torna da domani e fino al 16 « Food&Book 2016 », il festival del libro e della cultura gastronomica, giunto alla quarta edizione. Ieri il direttore artistico Carlo Ottaviano ha ricordato che la manifestazione ha saputo attrarre 5mila presenze nella passata edizione: «E’ un appuntamento di qualità, che porta a Montecatini personaggi, media e un pubblico capaci di valorizzare la città».

Food&Book -Montecatini-Terme
Food&Book -Montecatini-Terme

« Food&Book 2016 – dice l’assessore Bruno Ialuna – è nato da una conversazione tra me e Sergio Auricchio e sta crescendo sempre di più. Quest’anno ci sarà un omaggio speciale al maestro per eccellenza della cucina italiana, Gualtiero Marchesi, con una cena in suo onore venerdì a La Pace con lo chef Daniel Canzian e allestiremo una mostra in municipio con le foto dei suoi piatti che sarà inaugurata venerdì alle 18 e sarà aperta fino all’8 gennaio».

Oltre a Marchesi ci saranno Fabio Picchi e Davide Scabin, gli scrittori Simonetta Agnello Hornby, Andrea de Carlo e Diego De Silva, i giornalisti Roberto Giacobbo e Eliana Liotta, Bruno Gambarotta. «Daremo grande spazio agli istituti alberghieri – aggiunge Ialuna – tanto più che ci saranno cinque scuole che verranno a visitare F&B e 500 studenti incontreranno Marchesi.

Tra l’altro, la tradizionale corsa dei camerieri è inserita nel programma di Food&Book 2016 e la vorremmo far crescere in un’ottica di livello nazionale. Venerdì sera Marchesi sarà al Moca per presentare il catalogo della mostra ‘I tesori della Valdinievole». «Albergatori e negozianti – dice l’assessore Alessandra De Paola – sfruttino al massimo la comunicazioni di eventi come questo, che sono un tesoro capace di raccontare e valorizzare un territorio».

 

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Festival Capalbio Libri tante novità

Festival Capalbio Libri diventa adulto. Fra le tante novità anche un talent dedicato a scrittori esordienti

Sono passati 10 anni da quando Andrea Zagami, grande esperto di editoria, sfogliò la prima pagina del grande volume del Festival Capalbio Libri. L’incipit di un piccolo festival cresciuto di anno in anno, fino a diventare «un modello da imitare a livello nazionale per la promozione della lettura» come ha detto di recente il ministro dei Beni culturali Franceschini, che ne ha sottolineato le peculiarità: la bellezza di un borgo antico, la promozione della lettura e delle eccellenze gastronomiche locali.

Festival Capalbio Libri
Festival Capalbio Libri

Le stesse colte da Zagami, frequentatore e amante del borgo maremmano, quando immaginò il suo piccolo grande festival Capalbio Libri. Che quest’anno si è tinto di rosa, con la direzione editoriale affidata a Denise Pardo. Che a sua volta ha scelto per le diverse serate tutte conduttrici donne, con un’unica “quota blu”. Ma il festival in rosa non è l’unica novità di questa edizione. Come raccontano Zagami e Pardo.

«Da 10 anni – dice Zagami – domandiamo a tutti – intervistatori, intervistati, pubblico – cosa è il piacere della lettura. E come si può incentivarlo. Ecco, questo è il nostro obiettivo. E anche il nostro punto di forza. Non a caso Capalbio si prepara ad ospitare gli stati generali della promozione della lettura. E questa è la prima novità. La mia ricetta? Sono convinto che sia fondamentale lavorare sui bambini, che devono avere dimestichezza con il libro».

Festival Capalbio Libri 2016
Festival Capalbio Libri 2016

L’incontro diretto con l’autore, il sentirlo parlare, raccontare, è un valore aggiunto alla lettura?
«Sì, ma non sempre l’autore è anche un grande parlatore. Ad esempio quest’anno la prima sera abbiamo avuto Staino, un vero affabulatore. La gente era incantata. Non tutti sono così, qualcuno ha bisogno del supporto dei giornalisti animatori».

Non c’è il rischio di restare delusi dal conoscere l’amico, l’”altro io” che ci accompagna sulla pagina scritta?
«Assolutamente sì, specie per la narrativa, perché ognuno si fa dell’autore un’idea in totale autonomia. Ma è un esperienza comunque utile».

Dal vostro osservatorio privilegiato, come avete visto cambiare il rapporto fra carta stampata ed e-book?
«L’online è sicuramente inarrestabile, ma il fascino della carta rimane un punto di forza per il lettore. C’è un leggero incremento nella lettura dei device digitali, ma siamo lontani dall’inversione di tendenza. Credo che sia importante abituarsi ad avere più supporti».

L’edizione 2016 del Festival Capalbio Libri vede nuovo rand, nuovo sito, nuovo direttore editoriale…
«Cominciamo a dire che per me- dice Denise Pardo – è come stare a casa: in passato ho partecipato come conduttrice, ho presentato libri e sono stata semplice spettatrice. Alla richiesta di dirigere il festival ho detto subito sì. Questo è un progetto culturale importante, e molto partecipato anche dalla gente di Capalbio. Quest’anno poi abbiamo creato l’associazione “Il piacere di leggere” che ha già più di 250 adesioni per promuovere iniziative e sostenere il Festival Capalbio Libri. Altra novità, il talent. Quest’anno abbiamo ricevuto 107 proposte di autori, molti esordienti, ma noi presentiamo solo 9 libri, e dobbiamo scegliere persone note che richiamano il pubblico. C’è un’enorme quantità di energie sprecate. Il talent è rivolto a giovani fino a 25 anni che presentano un racconto breve. Noi ne scegliamo alcuni da pubblicare in raccolta, e a uno diamo la grande chance: salire su palco di piazza Magenta come un grande autore, oltre al supporto nel rapporto con editori. Un format che potrebbe avere grossi sviluppi ».

Insomma, il Festival Capalbio Libri diventa adulto, e i prossimi mesi saranno decisivi per questa crescita.
«Lavoriamo per questo _ conferma Zagami – fra l’altro vogliamo destagionalizzare le iniziative: non solo agosto, quando c’è il massimo di turisti. In questo ci dà una mano il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori, che ha la tessera numero 1 dell’associazione. A giugno intanto ci saranno gli stati generali pe la promozione della lettura, nell’estate 2017 un seminario per addetti ai lavori ma aperto agli appassionati Sul piacere della lettura. Ed è solo l’inizio».

«E iniziative per e con i bambini – conclude Pardo -. Il primo ricordo che ho di mia madre è lei con un libro. Io sono stata allevata alla lettura. Va bene la tv, internet etc. ma leggere, immaginare con la testa è una sorta di viaggio personale, un palinsesto interiore. Tutta un’altra storia.

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Velathri un evento, una notte etrusca

Presto ci saranno dei nuovi scavi alle tombe etrusche delle Colombaie. Intanto il Comune ottiene un contributo regionale per la festa Velathri Il sindaco Buselli: «L’obiettivo è portare l’evento anche in altre città»

Un contributo al Comune di Volterra da parte della Regione Toscana per la realizzazione di Velathri – Dal tramonto all’alba, una notte etrusca, iniziativa nell’ambito della giornata dedicata agli Etruschi in programma il 27 agosto in tutta la Toscana. Il contributo della Regione è di 2.500 euro. Partner dell’iniziativa volterrana saranno l’associazione culturale Gens Iulia e Feisct – Federazione Europea Itinerari Storici Culturali e Turistici.

Velathri - Dal tramonto all'alba, una notte etrusca
Velathri – Dal tramonto all’alba, una notte etrusca

Una festa che ora più che mai vede Volterra al centro del mondo etrusco dopo la scoperta di una tomba nell’area dell’Ortino mentre si cercava di capire se era possibile costruire in questi spicchio di territorio un asilo nido in bioedilizia. E senza contare gli scavi che cominceranno a settembre per un’altra tomba, alle Colombaie, non lontano dall’Ortino. Nel primo caso stanno lavorando i tecnici della Soprintendenza. Nel secondo ricercatori e docenti dell’Università di Pisa. Due enti diversi per altrettante operazioni archeologiche distinte tra loro. Ma che potrebbero portare alla conclusione che in quest’area di Volterra ci sono numerose sepolture etrusche.

«Questo è l’inizio di un nuovo ciclo in città, dopo la rievocazione medioevale e quella romana, attivata solo di recente, per riscoprire ciò che più ci connota dal punto di vista identitario, ossia la misteriosa anima etrusca – dichiara il sindaco di Volterra, Marco Buselli – L’obiettivo è che la festa etrusca Velathri possa poi strutturarsi come tale e in prospettiva allargarsi alle altre città della Dodecapoli».

«Ringrazio il presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani, per l’opportunità data – aggiunge l’assessore al turismo del Comune di Volterra, Gianni Baruffa – Appena uscito il bando, abbiamo lavorato alla progettazione con i partner e ora tutto è pronto. L’appuntamento è per il 27 agosto a Volterra e colgo l’occasione per invitare il presidente Giani a visitare il nostro museo Guarnacci».

Un museo quello Guarnacci dove potrete trovare anche le pubblicazioni della Nuova Immagine Editrice come Volterra di Alessandro Furiesi e Città e Necropoli d’Etruria di George Dennis

Volterra - Guida alla città e ai dintorni Autore: Alessandro Furiesi
Volterra – Guida alla città e ai dintorni Autore: Alessandro Furiesi

 

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Riaprono gli scavi etruschi di Parlascio

Casciana Terme, gli scavi etruschi di Parlascio aperti agli studenti. E c’è chi arriva dalla Cina!

LA MERAVIGLIA di scoprire che quella che adesso è una piccola frazione migliaia di anni fa era un popoloso villaggio etrusco affascina archeologi di tutto il mondo stiamo parlando degli scavi etruschi di Parlascio. La forza degli scavi etruschi di Parlascio, sopra Casciana Terme, è proprio questa: un tesoro nascosto che, di anno in anno, si lascia scoprire dalle mani pazienti di studiosi e appassionati.

«È uno dei pochi scavi didattici etruschi – ci spiega Emilia una delle giovani archeologhe che ha assistito alla sua nascita – qui arrivano studenti da tutto il mondo. Estate dopo estate programmiamo gli interventi da fare, ma è difficile sapere quando potrebbero finire gli scavi etruschi di Parlascio, anche perché secondo alcuni nostri studi la parte interessata è molto più ampia rispetto a quella a cui adesso stiamo lavorando».

Scavi etruschi di Parlascio
Scavi etruschi di Parlascio

Gli scavi etruschi di Parlascio sono gestiti dal gruppo archeologo La Rocca di Casciana sotto la direzione scientifica del professor Stefano Bruni «Dai primi anni 2000 – racconta Lina Bertolacci del gruppo La Rocca – i nostri volontari si occupano di aprire e richiudere, di pulire i reperti trovati, della mostra, allestita in un locale concesso dalle Terme di Casciana, e di gestire la parte organizzativa dello scavo. Non possiamo scavare, a quello ci pensano gli archeologi, ma partecipiamo a tutti i momenti della campagna. Un grazie particolare va a chi ci aiuta come don Angelo che mette la canonica a disposizione dei ragazzi».

QUEST’ANNO i lavori agli scavi etruschi di Parlascio sono ripresi il 13 giugno e si chiuderanno il 9 luglio in concomitanza con «le notti dell’archeologia» per cui è stata organizzata una visita allo scavo e un filmato sul protagonista delle ultime campagne: il pozzo posto proprio al centro del campo. Un reperto incredibile per la fattezza, i manufatti recuperati al suo interno, tra cui una fossetta votiva traccia di un antico rituale, ma anche per le suggestioni che provoca se si pensa al mondo del sotterraneo degli Etruschi. «Ho scelto di venire a scavare qui – racconta Cristian studente Erasmus di Granada – perché mi piace il periodo etrusco, e poi in uno scavo didattico come questo si può lavorare senza fretta, godendosi tutto il piacere di scavare». Da lontano arriva anche Pin, studente cinese della Sorbona di Parigi «Vango dal nord della Cina, mi occupo della conservazione dei reperti, in particolare della carta, ma assistendo allo scavo posso ampliare i miei interessi».

PARLASCIO è stata anche da indirizzo per tanti giovani della zona «Sono di Casciana Terme – racconta Rachele – ho deciso di fare l’archeologa in terza elementare quando mi sono innamorata dell’antico Egitto. Poi ho iniziato a venire agli scavi etruschi di Parlascio grazie al gruppo archeologico e adesso sto facendo archeologia all’università».

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Camminare nelle campagne senesi

Se vi piace il trekking, se vi piace stare a contatto con la natura, se vi piace scoprire nuovi posti e nuovi itinerari il libro “Il piacere di camminare – 85 passeggiate nelle campagne senesi” fa al caso vostro. Con questo libro possiamo apprezzare ancora di più il camminare nelle campagne senesi.

Sabato 7 maggio alle ore 17,30 sarà presentato presso la Sala di Palazzo Patrizi, via di città – Siena, il libro “Il piacere di camminare – 85 passeggiate nelle campagne senesi” di Gianfranco Giani. Interverranno Dario Bagnacci, Presidente della Sezione di Siena del CAI, la Dott.ssa Francesca Vannozzi, Assessore alla Cultura del Comune di Siena,
Marco Mari e Eva Pratesi ideatori di maplou, piattaforma web per la condivisione di itinerari georeferenziati.

il piacere di camminare nelle campagne senesi
il piacere di camminare nelle campagne senesi

Il Piacere di Camminare nelle campagne senesi è una raccolta di esperienze acquisite nel corso di molti anni, percorrendo la campagna della provincia di Siena, una tra le più varie e interessanti d’Italia. È proprio a piedi che si riesce ad ammirare, ad ascoltare e a capire ciò che il territorio ci racconta, entrando nella storia di questi luoghi lentamente, fuori dai normali e rumorosi flussi turistici. Gli itinerari qui proposti sono prevalentemente “escursionistici” e non turistici, studiati per evitare il più possibile le strade asfaltate o molto trafficate e le zone superaffollate. È stata data la preferenza a strade bianche, tratturi, carrarecce e sentieri di bosco, a volte appena accennati. Generalmente non si tratta di percorsi di grande impegno fisico, ma belle passeggiate in città, nell’immediata periferia o in aperta campagna, per godersi il piacere di camminare nelle campagne senesi. Sono anche descritte per i più esperti e allenati, lunghe escursioni di più giorni sulla Via Francigena, sulla Via delle Grance o intorno alla Val d’Orcia.

Locandina il piacere di camminare
Locandina il piacere di camminare

GIANFRANCO GIANI, nato Castiglione d’Orcia nel 1940, è entrato a far parte della Sezione di Siena del Club Alpino Italiano nel 1992, all’interno della quale ha ricoperto varie cariche, fra cui quella di presidente. Appassionato ambientalista e amante della natura, ha collaborato alla realizzazione di reti di sentieri per il Treno Natura, per il Museo del Bosco di Orgia, per la Pro Loco di Gaiole in Chianti e alla generale revisione dei sentieri CAI nella Montagnola senese di cui oggi ne coordina la manutenzione. Nel corso degli anni si è dedicato all’organizzazione di iniziative escursionistiche in tutto il territorio senese e per condividere le sue esperienze ha deciso di pubblicare questa guida.

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Gli Etruschi a Prato, viaggio nelle origini

Gli Etruschi a Prato riuniti per la prima volta i reperti trovati nei siti poco noti da Fiesole a Artimino. Bronzi e pietre in mostra a Palazzo Pretorio da sabato fino al 30 giugno

Si preannuncia un imminente ritorno alle origini per Prato, «al fine di riconnettere la nostra storia con un non-detto durato troppo a lungo», dice Simone Mangani, assessore pratese alla cultura parlando degli etruschi a Prato. Questo lo scopo della mostra “L’ombra degli Etruschi. Simboli di un popolo fra pianura e collina”, in programma al Palazzo Pretorio dal 19 marzo al 30 giugno e curata da Paola Perazzi e Gabriella Poggesi.

Ombra degli etruschi a Prato
Ombra degli etruschi a Prato

L’ombra degli etruschi a Prato

Con tale iniziativa sono state riunite per la prima volta le principali eredità storico-artistiche lasciate dalla civiltà etrusca del VI-V secolo a.C. nei territori che collegano Fiesole ad Artimino, passando per Gonfienti, interessata da intensi scavi archeologici volti a dare la luce a tesori ancora nascosti. Ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Prato, il Ministero dei Beni culturali e del Turismo, la Soprintendenza Archeologica della Toscana e il Polo Museale Regionale. Ciascun Museo civico della zona, e anche qualche collezionista privato, ha dato il suo contributo, permettendo così l’esposizione di oltre 30 reperti.

Bronzetto votivo etrusco (raccolta Guasti-Badiani)
Bronzetto votivo etrusco (raccolta Guasti-Badiani)

Gli Etruschi a Prato: la mostra si articola in due sezioni.

Una è dedicata ai bronzi, principalmente figure di devoti, tra cui un inedito proveniente dagli scavi di Gonfienti ed il “giovane nudo” del Museo archeologico nazionale di Firenze, ma comprendente anche una kylix (coppa) attribuita al pittore ateniese Douris. L’altra presenta una raccolta di 24 “pietre fiesolane” (su circa 40 esistenti), monumenti sepolcrali delle famiglie gentilizie definiti da Paola Perrazzi «oggetti che parlano da soli, che lanciano messaggi chiari su quali erano i valori propri della civiltà etrusca ».

Assente ma virtualmente presente, grazie al lavoro congiunto del laboratorio Vast-Lab del PIN di Prato e dell’associazione “Prisma”, è invece un’opera rinvenuta nel 1735 ai piedi della Calvana, che tuttavia dal 1824 si trova esposta al BritishMuseum di Londra. Si tratta dell’Offerente di Pizzimonte, statuetta in bronzo di 17 cm di cui il team di “Prisma” e Vast-Lab ha realizzato una fedele riproduzione partendo direttamente dall’originale, studiato e “scannerizzato” a Londra tramite sofisticate tecnologie. La mostra sugli etruschi a prato, evento di punta della stagione artistica pratese di quest’anno, non deluderà le aspettative. Organizzata nei minimi dettagli, con apposita mappa illustrativa dei territori toscani d’insediamento etrusco, presta una particolare attenzione a ricreare un’atmosfera di altri tempi, con appositi suoni e luci. Alla mostra si accompagnano poi altri eventi sul tema della civiltà etrusca, come il ciclo di 5 conferenze previste dal 2 aprile, ogni sabato, a Palazzo Pretorio, e le visite guidate a Gonfienti, Artimino e Montefortini (le date sono sul sito di Palazzo Pretorio). L’iniziativa pratese si svolge inoltre in parallelo con un’analoga mostra organizzata dal Museo dell’Accademia Etrusca e di Cortona, cui sarà possibile accedere a tariffa agevolata per i visitatori di Palazzo Pretorio.

Una stele etrusca in pietra decorata a rilievo
Una stele etrusca in pietra decorata a rilievo

Molto soddisfatto degli eventi in programma, ed in particolare della mostra pratese, è il soprintendente archeologo della Toscana, Andrea Pessina, che sottolinea come finalmente «venga fatta luce su una parte del nostro territorio meno nota al pubblico e che merita invece attenzione ».

Sabato 19 marzo, alle ore 17, l’inaugurazione della mostra, che sarà aperta al pubblico, al costo di 4 euro, a partire dal 20 marzo tutti i giorni, eccetto il martedì non festivo, con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30. Sono previste visite guidate, ogni sabato alle 17, e laboratori didattici per i bambini nelle domeniche 20 marzo, 17 aprile e 15 maggio.

 

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Ombra degli etruschi a Prato

Ombra degli Etruschi a Prato

Il Palazzo Pretorio di Prato ospiterà la rassegna l’ombra degli Etruschi in programma dal 19 marzo al 30 giugno

Un patrimonio storico-culturale tutto ancora da scoprire da Artimino a Fiesole, passando obbligatoriamente per il sito archeologico di Gonfienti. Prato ha un forte legame con la civiltà etrusta e il Museo di Palazzo Pretorio, fulcro del patrimonio storico-culturale cittadino vuole riallacciare i rapporti con l’antica civiltà, dedicando un’interessantissima mostra alle popolazioni etrusche che si stanziarono a Nord del fiume Arno, nella zona di Firenze-Prato-Pistoia, del Mugello/Val di Sieve e del Montalbano.

Ombra degli etruschi a Prato
Ombra degli etruschi a Prato

La mostra, che si intitola “L’ ombra degli Etruschi. Simboli di un popolo fra pianura e collina”, è allestita nell’area al piano terra del Museo di Palazzo Pretorio, è prevista dal 19 marzo al 30 giugno. Saranno esposti dieci bronzetti e ventiquattro monumenti in pietra tra cui cippi e stele decorati a rilievo ed appartenenti alle famiglie gentilizie che mettevano sulle rispettive tombe le proprie immagini, quelle che volevano che arrivassero all’esterno. Una particolare sezione della mostra L’ombra degli Etruschi sarà interamente dedicata alle pietre fiesolane, tra le produzioni che caratterizzano nel modo migliore questa notevole porzione di territorio che si estende fra pianura e collina dal Mugello alla Val di Sieve, dall’area prettamente fiorentina e fiesolana fino ad arrivare alla zona pratese e pistoiese.

La kylix (coppa) attica a figure rosse, attribuita al celebre pittore ateniese Douris, in mostra a Prato
La kylix (coppa) attica a figure rosse, attribuita al celebre pittore ateniese Douris, in mostra a Prato

Perchè proprio Prato dovremmo scegliere per scoprire gli Etruschi?

In attesa che il sito archeologico di Gonfienti diventi accessibile ai cittadini, il merito di “L’ ombra degli Etruschi” è quello di riuscire a cogliere in modo molto omogeneo il reale significato di questa produzione di reperti, scoprento il mondo del sacro e dell’aldilà, unendo in una sede unica, per la prima volta, i pezzi più importanti epregiati in funzione. Per mettere in risalto il nucleo dei materiali pratesi e il profilo delle pietre fiesolane è stato ideato un suggestivo gioco di luci e di ombre: l’allestimento della mostra Ombra degli Etruschi è stato creato dall’architetto Francesco Procopio, e punta a cogliere l’attenzione del visitatore rievocando suggestioni di altre epoche.

Una stele etrusca in pietra decorata a rilievo
Una stele etrusca in pietra decorata a rilievo

La mostra è curata da Giuseppina Carlotta Cianferoni (Polo Museale della Toscana), Paola Perazzi, Gabriella Poggesi e Susanna Sarti (Soprintendenza Archeologia della Toscana), con la collaborazione della conservatrice del Museo Rita Iacopino, ed è promossa dal Comune di Prato, Mibact, Soprintendenza Archeologia della Toscana, con la collaborazione del Polo Museale della Toscana.

Bronzetto votivo etrusco (raccolta Guasti-Badiani)
Bronzetto votivo etrusco (raccolta Guasti-Badiani)

Informazioni sulla mostra L’ Ombra degli Etruschi a Prato

La mostra è visitabile tutti i giornidalle 10.30 alle 18.30 (escluso il martedì), il biglietto d’ingresso è di 4 euro. Info: www.palazzopretorio.prato.it

Depliant ombra etruschi
Depliant ombra etruschi
Depliant ombra etruschi
Depliant ombra etruschi
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