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Risparmiare sui libri scolastici, ecco come!

Risparmiare sui libri scolastici è possibile, basta seguire alcuni pratici consigli

Quanto costa far studiare un figlio? Dipende da tante cose, come l’ istituto, la sezione, la classe ma di sicuro non poco. Parliamo dunque di cifre indicative, in cui dovrebbero comunque riconoscersi i genitori che a breve, appena rientrati dalle vacanze, cominceranno a pagare i libri prenotati ormai da alcune settimane. «Spendi e riprendi», «Un risparmio a pieni voti», «Riempi lo zaino di convenienza ». 16 settembre: manca ancora quasi un mese al fatidico primo giorno del nuovo anno scolastico, eppure i motori per riempire gli zaini di accessori e gli scaffali di libri si stanno già scaldando. Anzi, a giudicare dall’exploit di offerte che già campeggiano in questi giorni praticamente in tutti gli store e i negozi della grande distribuzione la corsa agli acquisti ha già preso il via. Fare il pieno di diari, pastelli, attrezzature da disegno e magari anche degli ultra moderni tablet, quest’anno però costerà di più.

Libri Scolastici
Risparmiare sui Libri Scolastici si può

Un rincaro tutt’altro che irrisorio, mettono in guardia le associazioni che tutelano i consumatori, e risparmiare sui libri scolastici è sempre più difficile.
Tanto che Codacons, cifre alla mano, ha già tracciato la mappa degli aumenti parlando senza mezzi termini di «stangata di settembre»: che si vada nella cartoleria in pieno centro o nel centro commerciale in periferia la spesa sarà più alta che nel 2014 e le famiglie sborseranno l’1,7 % in più, cioè una media di 500 euro a studente solo per zaini, quaderni, astucci: «Con i libri di testo si possono superare i 1.100 euro». Anche Federconsumatori indica un incremento dell’1,5% a studente. Per chi si spende di più? I bambini delle prime classi, i ragazzi delle prime medie e primo anno di superiori soprattutto, perché oltre al corredo scolastico andranno comprati libri e dizionari: solo per i testi Federconsumatori ha calcolato una media di 485,20 euro di spesa per i ragazzi delle medie e di 797 euro per quelli delle superiori. «Tali spese – sottolinea l’associazione – mettono a dura prova i bilanci delle famiglie già in forte crisi: basti pensare che il loro potere di acquisto dal 2008 è diminuito di oltre il 13,4%». Come limitare il contraccolpo? Come risparmiare sui libri scolastici. Sempre più spesso ci si rifugia nel mercato online, qualcuno fa incetta nell’usato ma a calamitare l’attenzione, con tanto di volantini porta a porta e mega cartelloni zeppi di colori e slogan, in questi giorni sono soprattutto le catene della grande distribuzione. E allora lo zaino-trolley di Cenerentola, che da listino costa 69 euro, se si è fortunati in qualche supermercato lo si può trovare già con lo sconto e pagarlo 41 euro. Anche per l’asilo si risparmia: il piccolo zainetto con ruote di Peppa Pig arriva a 26,50 euro, ma scegliendo il mondo Disney si scende a 19 euro. E poi c’è l’universo-libri di testo: uno dei capitoli più pesanti per la spesa di settembre. Anche in questo caso, impazzano le offerte nei supermarket: dal 15 al 20% di «sconto immediato alla cassa su tutti i testi scolastici», risparmio che viene tramutato in buoni-spesa. Si tratta di una promozione attuata ormai da tutte da catene, da Eurospar- Despar al Pam, da Auchan a Conad, da Esselunga a Coop (per citarne solo alcune). Senza dimenticare l’online: il sito adozioni libri scolastici.it permette di comprare tutti i libri scolastici con pochissimi clic. È sufficiente selezionare la propria regione, provincia e comune, quindi la scuola e la sezione. Sarà quindi disponibile online la lista di libri e con un solo clic sarà possibile ordinarli tutti su Amazon. Per l’usato, Libraccio offre un servizio simile ad Amazon anche se non altrettanto semplice e veloce mentre il supermercato Coop offre uno sconto del 40% sul prezzo di copertina 2015 per i libri usati (non cumulabile con gli sconti sul prezzo di copertina per i libri nuovi).«Ma sia l’online che la grande distribuzione stanno danneggiando pesantemente noi librai – denuncia Paolo Ambrosini, presidente provinciale dei librai Ali Confcommercio – Abbiamo già evidenziato al ministero che tali pratiche sono contrarie allo spirito della legge. Quelli in atto in questi giorni nei supermercati sono autentici temporary store, che da ottobre non esisteranno più, mentre noi librai garantiamo un servizio tutto l’anno. Se i clienti hanno problemi con i testi acquistati nei supermarket, è a noi che poi si rivolgono. Chiediamo quindi il rispetto delle normative».

Costo Libri Scolastici
Costo Libri Scolastici

Un risultato importante sarebbe già quello di avere dati certi. E invece, come accade spesso in Italia, la legge va a braccetto con l’inganno. Perciò, i tetti di spesa per i libri scolastici ci sono, ma le cifre si confondono dietro a decreti ministeriali vari e vengono “diluite” da limiti di tolleranza che oscillano fra il 10 ed il 15%. Senza che nessuno possa effettivamente verificarne il rispetto e che sia in grado di intervenire con sanzioni o altro. Perché i controlli spetterebbero agli Uffici scolastici regionali, che però non hanno gli strumenti normativi adeguati per far valere il loro ruolo.
CARO-LIBRI scolastici: torna come ogni anno a farsi sentire il costo della spesa per i testi didattici da acquistare. E siccome la necessità aguzza l’ingegno ecco alcuni consigli per risparmiare sui libri scolastici. Risparmiare aui libri scolastici è possibile, ecco alcuni utili consigli:

L’elenco dei libri. La prima cosa da fare? Consultare la lista di testi scelti dai professori: si trova nella segreteria scolastica e sul sito di ciascun istituto. L’ideale è cominciare a cercare i testi con un certo anticipo, per evitare di trovarsi all’inizio delle lezioni senza alcuni volumi fondamentali.

Usato. Chi sceglie testi di seconda mano risparmia fino al 50 per cento: basta rivolgersi alle librerie specializzate, a siti web come Amazon:it, Comprovendolibri.it e anche Pickmybook.com, oltre che ai più classici mercatini dell’usato. Tra i superniercati, la Coop è l’unico in cui è possibile comprare testi di seconda mano, pagando il 60 per cento del prezzo di copertina.

Nuovo. Spesso l’acquisto di un testo nuovo è inevitabile, perché al suo interno si trovano paragrafi o capitoli in più rispetto all’edizione precedente. Dunque, se non avete altra scelta, riuscirete a risparmiare qualcosa nei grandi supermercati. All’Esselunga, per esenipio, viene applicato lo sconto del 15 per cento sul prezzo di copertina; lo stesso trattamento lo riserva la Coop, che ai soci dà anche un buono spesa pari al 5 per cento dell’importo totale pagato per i libri; con Carrefour e Conad, il coupon è invece del 20 per cento. Al Libraccio, catena di librerie diffusa in molte città del Centro e Nord Italia, se si comprano testi nuovi viene regalato un buono acquisto del 15 per cento: da spendere per cancelleria, quaderni, zaini e altro materiale scolastico.

Internet. Un’altra via da seguire per risparmiare è senz’altro la Rete. Il sito Amazon.it sconta i testi nuovi del 15 percento. Lo stesso trattamento lo riserva Libraccio.it, mentre su Mondadoristore.it lo sconto arriva al 10 per cento. Sul web si risparmia tempo, gli sconti sono buoni e la spedizione a casa è gratuita.

Comprare i libri dagli alunni delle classi superiori. Molti professori tendono ad utilizzare sempre lo stesso libro di testo, e lo riutilizzano di anno in anno, quindi un modo veloce e pratico per risparmiare è quello di chiedere agli alunni della stessa scuola di poter acquistare i loro libri usati.

Informarsi sulle banche del libro della propria scuola e sugli assegni stanziati dalle Regioni. Sono tante le scuole che vengono in aiuto alle famiglie in difficoltà economica istituendo una banca del libro: come funziona? In sostanza la scuola acquista un tot di libri che poi presta agli studenti per tutto l’anno scolastico. Questi libri dovranno essere però restituiti alla fine dell’anno didattico. Esistono anche gli aiuti economici da parte delle Regioni come buoni scuola e assegni che vengono messi a disposizione delle famiglie con un reddito inferiore ad una certa soglia.

Vendere i vecchi libri e sfruttare il ricavato per comprarne di nuovi Se non sopportate i libri scarabocchiati, o le pagine arricchiate, se preferite dunque il testo nuovo fresco di stampa, un buon modo per risparmiare sui libri scolastici è quello di vendere i vecchi per po sfruttarne il ricavate per comprarne di nuovi. Un po’ laborioso come metodo, ma sicuramente efficace.

Materiale didattico
Materiale didattico

Dove acquistare zaini e materiale didattico?
Quando comincia l’anno scolastico i nostri figli hanno bisogno di diari, quaderni, penne, pennarelli, compassi, cartelline (a destra). Ma lo scettro di oggetto più costoso lo detiene lo zaino. Quando Io scegliamo, è probabile che i ragazzini ci chiedano quello con l’idolo dei cartoni animati o quello che va più di moda. L’acquisto, invece, deve essere fatto seguendo altri criteri: meglio scegliere uno zaino pratico e solido, possibilmente dotato rotelle, in modo da non pesare sempre sulle spalle è la schiena degli studenti. Per trovare a buon prezzo il materiale scolastico, è meglio muoversi prima dell’inizio dell’anno, perché gli sconti sono molto più consistenti. I negozi ai quali conviene rivolgersi sono supermercati e discount, che offrono prezzi allettanti e prodotti di qualità accettabile, oltre che buoni spesa da utilizzare nell’arco di qualche mese.

Cristina Grieco, assessore regionale all'istruzione - Regione Toscana
Cristina Grieco, assessore regionale all’istruzione – Regione Toscana

La Regione Toscana lancia il microcredito per poter risparmiare sui libri scolastici

“L’assessorato all’istruzione sta pensando di attivare una forma di microcredito a sostegno dei genitori con figli in età scolare in difficoltà economica. Un aiuto in denaro che servirà all’acquisto dei libri di testo e dei materiali didattici necessari ai ragazzi e alle ragazze per un buon avvio dell’anno scolastico”. Il tutto al fine di risparmiare sui libri scolastici. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’istruzione Cristina Grieco affrontando uno dei problemi più sentiti dalle famiglie toscane a settembre, quello del cosiddetto “caro libri” nelle scuole della Toscana e del resto del Paese. “Gli uffici regionali stanno lavorando ad una ipotesi che consenta un prestito a tasso agevolato o addirittura a tasso zero, auspicabilmente con la collaborazione delle banche del territorio, restituibile in 10 mesi, quanto la durata dell’anno scolastico”, ha concluso l’assessore regionale Grieco. La misura del microcredito per l’acquisto dei libri scolastici si somma al pacchetto in sostegno alle famiglie dai redditi più bassi approvato dalla Giunta regionale toscana ai primi di agosto: quattro milioni di euro, tra risorse regionali e statali, da destinarsi a chi frequenta le primarie e secondarie di primo e secondo grado.

Risparmiare sui libri scolastici si può!

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