Archivi tag: libri

Presentazione Idioti ed Imbecilli

Venerdì 20 aprile alle ore 18 sarà presentato “Idioti ed Imbecilli” all’Orto dei Pecci edito dalla Nuova Immagine Editrice

Venerdì 20 aprile alle ore 18 sarà presentato all’Orto dei Pecci un piccolo libro, di quasi 50 pagine, con moltissime fotografie, per ricordare una data speciale. Quando nel 1880 furono accolti nell’Ospedale  Psichiatrico di Siena  bambine e bambini che avevano dei problemi, delle difficoltà, dei disagi. Minori che oggi si chiamerebbero Handicappati, ma non sempre lo erano, talvolta erano soltanto poveri, o soli, e senza aiuto e sostegni, erano adottati e  curati per aiutarli a crescere.

Idioti ed Imbecilli
Idioti ed Imbecilli – Bambini in Manicomio a partire dal 1880 a cura di Costante Vasconello

Era la prima volta che in Italia una istituzione caritatevole, la Società di Esecutori di Pie disposizioni, ha dato vita ad un reparto di degenza per piccoli ricoverati. Non è certo difficile, anzi è del tutto naturale, riconoscere in questa iniziativa l’eredità del Santa Maria della Scala che da secoli accoglieva, curava, sosteneva e allevava i piccoli gittatelli e li inseriva in un percorso di crescita e di reinserimento nella società.

E’quindi un libro per bambini che verrà presentato raccontando che tutto questo è nato dal viaggio che una scultura  tutta d’acciaio, una piccola casa accogliente, ha fatto scendendo due anni fa da San Quirico d’Orcia. I bambini di una gita scolastica che erano venuti a visitarla, hanno manifestato un interesse ed una curiosità così profonde e così vere da provocare una serie di domande e di richieste sugli Orti, su chi ci lavorava, sui matti che scendevano dal Manicomio per coltivarli, e se c’erano anche dei bambini…

Il piccolo libro cerca di dare una risposta, anzi una serie di risposte, soprattutto con le immagini e le testimonianze fotografiche, del piccolo manicomio per bambini che c’era lì sopra, sopra all’Orto dei Pecci. C’era anche la  scuola, veri laboratori per imparare un mestiere, lavori diversi per maschi e femmine, ma c’era anche il bagno nella grande tinozza del giardino, c’erano gite, merende, teatro. Ma anche, e questa è senz’altro una “eccellenza”  dell’Ospedale Psichiatrico per Bambini, le vacanze al mare.

A Castiglion della Pescaia ospitati in una Scuola che d’estate, naturalmente, manda i suoi alunni in vacanza. E c’era così posto per i piccoli che venivano da Siena. Non poi che i bambini nel periodo fra le due guerre, i piccoli balilla, avessero dei trattamenti vacanzieri estivi molto diversi. Anzi le testimonianze fotografiche di cui vi è un archivio infinito ci danno delle verità del tutto sovrapponibili. Di tutto questo si avrà una rappresentazione, con brani letti da Paola Lambardi, venerdì 20 aprile alle ore 18 all’Orto dei Pecci.

 

Bambini in Manicomio – Nuova Immagine Editrice

Condivi subito:

Firenze Libro Aperto dal 17 febbraio

Firenze Libro Aperto: nasce un nuovo festival; da venerdì 17 a domenica 19 alla Fortezza da Basso

Da ven 17 a dom 19 alla Fortezza da Basso, I edizione di Firenze Libro Aperto una nuova manifestazione di respiro nazionale che si inserisce nella complessa filiera dell’editoria e dei suoi protagonisti.

Oltre 100 case editrici annunciate, riunite in un open-space all’interno del padiglione Spadolini, centinaia di ospiti di fama Internazionale, un programma ricco di presentazioni, incontri, laboratori, spettacoli, letture, concerti e premi letterari.

Firenze Libro Aperto 2017

La manifestazione affronta il grande interrogativo “Le parole non bastano più?” analizzando i mutamenti del linguaggio, anche in relazione ai cambiamenti sociali e alla globalizzazione.

II Festival è patrocinato da Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze, ideato e organizzato da FBS Eventi, con la Direzione Generale di Paolo Cammilli e la Direzione Artistica di Chiara Bentivegna.

Firenze Libro Aperto: presentazioni libri, riviste e tavole rotonde

Affrontate tematiche di attualità, come immigrazione, violenza sulle donne, “post verità” e incontri con autori. Qui spiccano lo scrittore americano pulp Joe R. Lansdale, lo scrittore e poeta marocchino Tahar Ben Jelloun, l’alpinista e scrittore Mauro Corona con il suo ultimo romanzo La via del sole; gli scrittori Andrea De Carlo con L’imperfetta meraviglia, Gianni Biondillo col nuovo romanzo Come sugli alberi le foglie, ispirato alla figura dell’architetto futurista Antonio Sant’Elia, il giornalista e saggista Filippo La Porta con il saggio Indaffarati, la scrittrice di romanzi fantasy Licia Troisi e molti altri, tra i quali: Alessia Gazzola, Diego De Silva, Andrea Scanzi, Enzo Fileno Carabba, Marco Vichi, Sergio Staino e Federico Palmaroli,

Firenze Libro Aperto – Morgan

Firenze Libro Aperto: ragazzi e bambini

Uno speciale spazio dedicato e curato da Teresa Porcella ospita libri per l’infanzia con autori come Donienico Barillà, Grazia Gotti, Patrizia Rinaldi, Anna Sarfatti, Sara Marconi, Luisa,Mattia e illustratori come Otto Cabos, Sophie Fatus, Fuad Aziz, Simone Frasca; previsti laboratori d’arte, musica, illustrazione e spettacoli: Violeta Cantora dedicato alla cantautrice e artista cilena Violeta Parra, Il Cuore di Chisciotte con le immagini di Gek Tessaro o Non insegnate ai bambini, recital ispirato alle canzoni di Gaber.

Condivi subito:

Il 12 gennaio a Milano è Tempo di Libri

A Milano è Tempo di Libri è tempo di Asli Erdogan, con Pinar Selek Sulla libertà di pubblicazione e di stampa, oggi, in Europa

Dove ci sono libri lì vivono le idee, libere e in movimento. O almeno così dovrebbe essere. La prima delle anteprime di Tempo di Libri, che arricchiranno il percorso di avvicinamento alla nuova Fiera dell’Editoria Italiana (in programma a Fiera Milano Rho dal 19 al 23 aprile 2017), invita a una riflessione civile sui contesti e i regimi che negano la libertà di pensiero e di stampa. E la affida alla sociologa turca Pinar Selek, antimilitarista e attivista per i diritti umani, che il 12 gennaio a Milano nella Sala Piccola del Teatro Dal Verme (ore 18.30) ne discuterà con Lirio Abbate in un incontro moderato da Marino Sinibaldi a partire dal libro Il mandarino meraviglioso (traduzione di Giulia Ansaldo, Keller editore) della scrittrice e giornalista turca Asli Erdogan, detenuta in carcere dal 19 agosto scorso e che rischia l’ergastolo.

Tempo di LIbri a Milano, Fiera Rho
Tempo di LIbri a Milano, Fiera Rho

Nell’alfabeto speciale di Tempo di Libri – ventisei lettere per altrettante parole chiave (più una, @), autentiche bussole per orientarsi fra temi e incontri – questo appuntamento rimanda alla lettera D come dissidente, come Asli Erdogan e la stessa Pinar Selek, sulla quale pure pende una richiesta di condanna all’ergastolo in Turchia e che da anni vive in Francia.

Per Tempo di Libri racconterà cosa significa testimoniare con la propria vita contro violenze e ingiustizie, perché la libertà di opinione e la libertà di pubblicazione, in un mondo plasmato dalle parole, vengono forse ancora prima dell’alfabeto, sono l’orizzonte di possibilità per pensieri e azioni.

Tuerkische Autorin Pina Selek in Berlin, Foto Amelie Losier
Tuerkische Autorin Pina Selek in Berlin, Foto Amelie Losier

Durante l’incontro, in risposta all’appello dell’editore turco di Asli Erdogan – che con la campagna Io leggo Asli Erdogan ha chiesto alle donne di tutto il mondo di offrire la propria testimonianza leggendo, nelle proprie lingue madri, frasi tratte dai suoi libri – Silvia Ballestra, Alessandro Bertante, Helena Janeczek, Federica Manzon, Alessandro Mari, Marco Missiroli e Bianca Pitzorno leggeranno un brano da Il mandarino meraviglioso e ne firmeranno le copie, come hanno fatto gli scrittori turchi all’ultima fiera dell’editoria di Istanbul.

Asli Erdogan
Asli Erdogan

Asli Erdogan è fra le più importanti rappresentanti della letteratura turca contemporanea: i suoi libri sono stati tradotti in 17 lingue, ha vinto molti importanti premi letterari in Turchia e in Europa, è stata candidata della rivista francese Lire come una dei “50 scrittori del futuro”, quelli che lasceranno il segno nel ventunesimo secolo, e recentemente si è aggiudicata il premio Tucholsky, presentato dal PEN svedese mentre era in prigione.

Il 17 agosto scorso, infatti, subito dopo il fallito colpo di stato militare in Turchia, è stata arrestata insieme ad altri giornalisti del quotidiano filo-curdo Özgür Gündem (Agenda Libera) con l’accusa di “incitazione al disordine”, “propaganda terroristica” e “appartenenza a un’organizzazione terrorista” (il riferimento è al Partito dei lavoratori del Kurdistan, Pkk). Nelle lettere che continua a scrivere dalla prigione, Asli Erdogan lancia un monito all’Europa: “Non solo la libertà di pensiero, ma anche la coscienza è stata messa sotto giudizio”.

www.tempodilibri.it

Condivi subito:

Lucia Della Porta parla dell’editoria italiana

Lucia Della Porta (Pisa Book Festival) fa il punto sull’andamento di un settore in forte ripresa.

La più grande industria culturale in Italia è quella del libro, in base al rapporto sull’editoria pubblicato nel 2015 sui ‘Quaderni del giornale della libreria’.

I numeri la dicono lunga: la filiera editoriale nel 2014 ha sviluppato in totale un fatturato di 2,558 miliardi di euro. Lucia della Porta – imprenditrice, editrice e ideatrice dell’ormai blasonato «Pisa Book Festival» che miete consensi anno dopo anno – fa il punto sull’andamento di un settore in forte ripresa.

Lucia Della Porta
Lucia Della Porta

«Se si considera – afferma Lucia Della Porta – che il 38-39% del valore del mercato di librerie, librerie online, Gdo, continua a esser realizzato da case editrici che non fanno parte dei principali gruppi editoriali, si può dedurre che la vitalità produttiva, editoriale, culturale e innovativa dei piccoli emedi editori è fondamentale per l’industria in generale.

Gli editori indipendenti sono una ricchezza e contribuiscono a promuovere la lettura, perché mettono in circolo autori poco conosciuti che i grandi gruppi non hanno interesse a pubblicare. Le case editrici che pubblicano dai 2 ai 50 titoli sono 6.524; 759 quelle che pubblicano dai 51 ai 100 titoli e, infine, 232 quelle che pubblicano fino a 300 titoli l’anno».

«In Italia – prosegue Lucia Della Porta – si possono individuare tre poli editoriali, quello lombardo, quello laziale (in realtà romano: 19,2%), quello emiliano (molto staccato: solo al 9,0%). Pubblicano da soli il 58,9% delle novità e delle nuove edizioni che escono nel nostro Paese.

Segue subito dopo l’area toscana, che con il suo 6,2% è comunque rilevante sul mercato non solo per i numeri,ma anche per la qualità dei titoli. Penso a case editrici storiche come Giuntina, Libreria Editrice Fiorentina, Pacini Editore, Polistampa. Allo stesso tempo negli ultimi anni abbiamo visto nascere e affermarsi un mix di piccoli editori, che hanno saputo avviare progetti».

Libriditesto-1

Per tutti il Pisa Book è diventato un punto di riferimento professionale, utile al confronto, nonché vetrina per far conoscere al pubblico il proprio catalogo e, soprattutto, le novità autunnali. «È una vetrina – continua Lucia Della Porta – importante perché si svolge in una città come Pisa, di altissimo livello culturale.

Guardo con ottimismo verso il futuro, poiché laddove vi è qualità e selezione nella scelta del proprio catalogo vi è anche una risposta positiva da parte dei lettori. Penso ad esempio agli editori

junior, che con i libri illustrati si sono conquistati una fetta delmercato che non interessava ai grandi editori.

Vedo poi le nuove tecnologie come una grande opportunità che i piccoli sapranno cogliere molto più dei grandi e che soprattutto sarà di aiuto per quello resta il grande problema della distribuzione».

Condivi subito:

I Colori di Siena di Elena Matteuzzi

I Colori di Siena – Gli intonaci decorati del centro storico

L’immagine tradizionale di Siena è una città di mattoni. Ma non è sempre stato così, perché fin dal Medioevo fu anzi assai colorata. Soprattutto a partire dal ‘700 si diffusero infatti capillarmente le facciate con elementi decorativi in stucco o dipinti a trompe l’oeil: intonaci a imitazione di muri in pietra o mattoni, motivi geometrici o figurativi, membrature architettoniche e perfino intere rappresentazioni di porte e finestre.

 

I Colori di Siena - particolare della copertina
I Colori di Siena – particolare della copertina

I Colori di Siena ci guida alla scoperta di questo mondo ormai sbiadito: sintetizza il contesto storico, illustra gli aspetti stilistici e spiega i lati tecnici. Ritrovare i colori perduti di Siena è infatti un preciso dovere culturale e anche l’obiettivo di questo lavoro, perché un aspetto poco noto della città – di straordinario valore storico e testimoniale – merita di essere conosciuto e salvato.

Come tutte le città, Siena è una città di colori. E più si va indietro nella storia, più colorato appare il suo volto. A Siena resta nei secoli alta la sensibilità per l’importanza dei colori nel paesaggio urbano, come dimostrano ad esempio i concorsi sostenuti dal Monte dei Paschi di Siena nei primi anni del Novecento per il restauro delle facciate nei quartieri degradati.

LINK PER ACQUISTO ONLINE CLICCA QUI

Esempio dei Colori di Siena
Esempio dei Colori di Siena

Elena Matteuzzi, con il suo meticoloso lavoro su I colori di Siena, continua questa tradizione. Il materiale che ha sotto le mani lo illustra da più punti di vista: sintetizza il contesto storico, riassume gli aspetti tipologici e morfologici e spiega i lati tecnici. Così, con grande impegno e amore, ci porta a scoprire una ricchezza spesso dimenticata, sottovalutata e maltenuta.

Perlustrando il centro storico di Siena, l’Autrice individua centinaia di facciate dipinte, spesso degradate o addirittura ormai scomparse (il lavoro di ricognizione è stato infatti eseguito nell’ottobre 2006), che meritano attenzione perché fanno parte di una Siena poco percepita e dal volto classicista, che dal punto di vista stilistico ha ben poco a che fare con la Città gotica

Scheda del Libro
I colori di Siena - Gli intonaci decorati del centro storico
I colori di Siena – Gli intonaci decorati del centro storico
  • Autore: Elena Matteuzzi
  • Anno: 2016
  • Formato: 17×24
  • Pagine: 112
  • ISBN: 97888 7145 360 6

PREZZO:  20,00 €

Conosciamo meglio l’autore di I Colori di Siena

Elena Matteuzzi, nata a Bologna nel 1981, si è laureata a Ferrara in architettura nel 2007 con una tesi in Restauro dei Monumenti da cui è tratto questo lavoro. Particolarmente interessata allo studio, restauro e miglioramento sismico dell’edilizia storica e tradizionale, svolge la professione di architetto come freelance, a cui affianca l’attività di pubblicistica per alcune riviste di architettura, design e tutela dei beni culturali.

Condivi subito:

Colori del Libro a Bagno Vignoni

Il 17 e 18 settembre è in programma a Bagno Vignoni la VII edizione de “I colori del libro. Mostra mercato del libro usato, antico e d’occasione. Incontri d’autore, concerti” curata da Toscanalibri.it. Sarà presente anche la Nuova Immagine Editrice.

I Colori del Libro torna a Bagno Vignoni per la settima volta, l’appuntamento è in programma il 17 e il 18 settembre a Bagno Vignoni piccolo borgo, patrimonio dell’Unesco, nel cuore delle crete senesi. Sarà un weekend dove, oltre gli incontri d’autore attorno alla storica vasca termale, i visitatori e gli appassionati potranno consultare, sfogliare e acquistare oltre mille titoli in occasione della mostra mercato del libro usato, antico e d’occasione con i banchi di espositori provenienti da ogni parte d’Italia.

I colori del libro a Bagno Vignoni
I colori del libro a Bagno Vignoni

La rassegna, ideata dal Comune di San Quirico d’Orcia con il sostegno del portale toscanalibri.it, in collaborazione con la storica Libreria Librorcia, vuole essere anche occasione di valorizzazione della editoria toscana indipendente, e un notevole spazio sarà dato ad autori e titoli locali.

La Nuova Immagine Editrice parteciperà a I Colori del Libro

Anche la Nuova Immagine Editrice parteciperà, come da anni ormai, alla rassegna culturale a Bagno Vignoni, portando le ultime uscite come Il Piacere di Camminare – 85 passeggiate nella campagna senese” di Gianfranco Giani, “Pier Paolo, un figlio, un fratello” di Francesco Ricci, “La sconfitta del Mediterraneo – Venezia e Istanbul: incontri e scontri, da Carlo V alla guerra di Candia (1519-1669)” di Leonardo Sampoli, e il libro per bambini della bravissima illustratrice Elena P. Tre strani pellegrini in viaggio per la Via Francigena nel territorio di Siena”.

Non mancheranno ovviamente i grandi classici della casa editrice senese come “La Terra in Piazza – Una interpretazione del Palio” di Alan Dundes e Alessandro Falassi, “Pienza – Guida alla città e ai dintorni” di Marco Pierini e, visto che l’Eroica è ormai imminente, abbiamo deciso di portare La bici d’epoca – Appunti per conoscere e riconoscere la bicicletta da corsa d’epoca” di Giuseppe Nardini.

Intorno alla vasca di acqua termale quindi, per “I colori del Libro”, standisti provenienti da tutta Italia esporranno libri usati, antichi e d’occasione. Il visitatore potrà così curiosare tra le bancarelle e sfogliare libri di tutti i tipi. Inoltre sono previste tra sabato e domenica presentazioni ed eventi. In piazza del Moretto Toscanalibri.it allestirà come di consueto uno spazio espositivo dedicato agli editori toscani e, del tutto gratuitamente, potranno essere esposte anche le vostre pubblicazioni

 

Condivi subito:

Festa di fine estate al Museo del Bosco

Sabato 17 settembre sarà una giornata dedicata alla scoperta del territorio, del cielo e delle tradizione con la Festa di fine estate al Museo del Bosco a Orgia, Sovicille.

L’intera mattinata sarà dedicata al territorio. Ore 9.00 ritrovo presso il Museo del Bosco per una piacevole passeggiata nei boschi di Orgia accompagnati dalla guida ambientale Marco Perugini  e alcuni membri del Cai di Siena. Per l’occasione si consiglia abbigliamento comodo, acqua e scarpe da ginnastica, la partecipazione è gratuita, ma a fini organizzativi sarà necessaria la prenotazione.

Festa di fine estate al Museo del Bosco a Orgia
Festa di fine estate al Museo del Bosco a Orgia

Alle ore 11,30 sempre al Museo del Bosco, ci sarà la presentazione del libro edito dalla Nuova Immagine Editrice di Siena, “Il Piacere di Camminare – 85 passeggiate nella campagna senese” di Gianfranco Giani del Cai di Siena.

Il Piacere di Camminare nelle campagne senesi è una raccolta di esperienze acquisite nel corso di molti anni, percorrendo la campagna della provincia di Siena, una tra le più varie e interessanti d’Italia. È proprio a piedi che si riesce ad ammirare, ad ascoltare e a capire ciò che il territorio ci racconta, entrando nella storia di questi luoghi lentamente, fuori dai normali e rumorosi flussi turistici. Gli itinerari qui proposti sono prevalentemente “escursionistici” e non turistici, studiati per evitare il più possibile le strade asfaltate o molto trafficate e le zone superaffollate.

È stata data la preferenza a strade bianche, tratturi, carrarecce e sentieri di bosco, a volte appena accennati. Il Piacere di Camminare nelle campagne senesi è una raccolta di esperienze acquisite nel corso di molti anni, percorrendo la campagna della provincia di Siena, una tra le più varie e interessanti d’Italia. È proprio a piedi che si riesce ad ammirare, ad ascoltare e a capire ciò che il territorio ci racconta, entrando nella storia di questi luoghi lentamente, fuori dai normali e rumorosi flussi turistici.

Gli itinerari qui proposti sono prevalentemente “escursionistici” e non turistici, studiati per evitare il più possibile le strade asfaltate o molto trafficate e le zone superaffollate. È stata data la preferenza a strade bianche, tratturi, carrarecce e sentieri di bosco, a volte appena accennati.

il piacere di camminare nelle campagne senesi
il piacere di camminare nelle campagne senesi

Nel primo pomeriggio, alle ore 16 interverrà l’Unione Astrofili Senesi per l’osservazione del cielo diurno, l’attività sarà accompagnata anche da una serie di attività dedicate ai più piccoli.

Alle 17.30 sarà il momento di “Le Radici con le Ali” con racconti e canti della tradizione locale. Seguirà una merenda condivisa a conclusione della giornata organizzata dal Museo del Bosco.

Per informazioni e prenotazioni contattare il Museo Etnografico del Bosco tel. 0577342097 mail. Angeli_museodelbosco@museisenesi.org.

Condivi subito:

Crowdbooks pubblicare libri ora è più facile

Stefano Bianchi, editore con il crowdfunding: ha ideato la piattaforma Crowdbooks che raccoglie soldi per opere di nicchia

Si chiama Crowdbooks ed è una piattaforma on-line nata per raccogliere fondi per pubblicare libri di fotografia e d’arte, e da dove vengono gestite le fasi successive della pubblicazione e distribuzione. L’ha inventata il livornese Stefano Bianchi, 42 anni, grafico, art director e adesso editore, studi di grafica a Urbino e Germania, che ha lavorato per anni a Parigi. Adesso si dividetra Parigi, Livorno e Roma dove ha l’ufficio e gestisce un team di 4 persone: Andrea Barghigiani (un altro livornese, Cmo, responsabile marketing), Eugenio Petullà (Cto, responsabile tecnico), Federico Venditozzi (grafico e videomaker), Christopher Namurach (content editor di madrelingua inglese).

Crowdbooks il Team
Crowdbooks il Team

Stefano, com’è nata questa idea?
«Dopo esperienze con la Diesel e Fabrica, mi sono trasferito e ho lavorato per 15 anni a Parigi come grafico e art director anche per diverse case editrici. Mi sono reso conto che erano moltissimi i progetti editoriali che rimanevano nei cassetti per mancanza di fondi perché gli editori, non sapendo se avrebbero funzionato, non volevano correre il rischio di pubblicarli. Così ho pensato appunto di trovare un sistema per poter raccogliere denaro per produrre libri illustrati di qualità senza alcun rischio».

Esattamente in cosa consiste Crowdbooks ?
«Si tratta di una piattaforma di publishing che utilizza il modello del crowdfunding per finanziare i propri libri. Grazie ad un primo investimento di 80mila euro da parte di LVenture Group e un percorso di 6 mesi presso l’acceleratore Luiss Enlabs a Roma ho costituito un vero team ed abbiamo sviluppato il sito ex-novo, adesso siamo alla ricerca di nuovi fondi per acquisire nuove risorse e scalare rapidamente il mercato internazionale »

Come funziona Crowdbooks?
«Sul sito c’è un processo di application dove gli autori possono iscriversi e mandarci le loro proposte di libro. Se il nostro team li seleziona, perché l’idea è valida e ci piace, valutiamo quanto costa produrre il libro e poi mettiamo on line il progetto e cerchiamo di ottenere il numero minimo di prevendite necessario a poter andare in stampa».

Crowdbooks libri alla portata di tutti
Crowdbooks libri alla portata di tutti

Chiunque cioè può sostenere la pubblicazione del libro…
«Sì, con la particolarità che non ci occupiamo solo dell’intermediazione tra autore e lettore, ma ci occupiamo anche della produzione del libro. L’artista viene remunerato sulla base delle copie vendute, gli facciamo un contratto editoriale. Accompagniamo l’autore in tutto il percorso editoriale e garantiamo agli acquirenti che il libro sia conforme al progetto presentato».

Gestite anche la distribuzione?
«Sì, oltre alle copie pre-vendute, abbiamo come canali librerie e concept store specie all’estero e nelle grandi città. Arriveremo presto anche a Livorno, a tale proposito abbiamo già preso accordi con la libreria Mondadori di via Magenta che venderà i nostri libri. Abbiamo già pubblicato un autore livornese, Daniele Dainelli, e stiamo per pubblicare anche il libro di un altro livornese, il fotografo Martino Chiti, già finanziato, e ovviamente spero anche di altri. Livorno è una città piena di talenti, spesso costretti ad andarsene perché non trovano spazi. Tornando al discorso della distribuzione, tra poco sarà online sul nostro sito anche la parte dell’e-commerce, per vendere cioè i libri on line dopo la fase della prevendita, ovviamente i libri in questa seconda fase saranno più cari perché cerchiamo di privilegiare gli “early adopters”, cioè quelli che comprano prima che il libro sia realizzato aiutandoci cosi a dare vita concreta al progetto».

Quanti progetti avete già realizzato?
«Una decina, raccogliendo circa 100mila euro in pochi mesi. Tutto il denaro raccolto è reinvestito nella produzione del libro. All’autore va una percentuale sulle copie vendute, attorno al 10%. I nostri titoli: Green di Daniele Dainelli, Sunday back home di Milo Montelli, terra Nullius di Viviane Dalles, Land Art di Gilles Tiberghien, Gueule d’Exagone del Collettivo Argos, Shiftless dei Dead Porcupine, You could even die for not being a real couple di Laura Lafon. In fase di stampa per cui in libreria a settembre Supended cities di Martino Chiti, Racconti dal cemento di Zed1 (street art) e Malacarne di Francesco Faraci».

Crowdbooks crowdfounding per i libri
Crowdbooks crowdfounding per i libri

Pubblicate su Crowdbooks in particolare libri di fotografi. Com’è nata la tua passione per la fotografia? Quali sono i tuoi fotografi preferiti?
«Dopo il Cecioni sperimentale indirizzo artistico ho proseguito all’Isia di Urbino ed infine alla Fachhoschule di Augsburg in Germania, lì ho cominciato a studiare anche i grandi fotografi. Sono cresciuto con il mito dei fotografi della Magnum con cui poi ho avuto modo di collaborare a Parigi in quanto sono stato art director dell’agenzia per 5 anni, ma anche di nomi celebri quali Avedon, Mapplethorpe, Newton».

Perchè il vostro sito Crowdbooks è in inglese?
«Il nostro mercato è globale, abbiamo una trazione maggiore in Europa e altri paesi extra Ue, stiamo lavorando duro per espandere l’attività e arrivare quanto prima negli Stati Uniti. I nostri libri hanno sia testi in italiano che in inglese».

Info: https://crowdbooks.com

Condivi subito:

Festival Capalbio Libri tante novità

Festival Capalbio Libri diventa adulto. Fra le tante novità anche un talent dedicato a scrittori esordienti

Sono passati 10 anni da quando Andrea Zagami, grande esperto di editoria, sfogliò la prima pagina del grande volume del Festival Capalbio Libri. L’incipit di un piccolo festival cresciuto di anno in anno, fino a diventare «un modello da imitare a livello nazionale per la promozione della lettura» come ha detto di recente il ministro dei Beni culturali Franceschini, che ne ha sottolineato le peculiarità: la bellezza di un borgo antico, la promozione della lettura e delle eccellenze gastronomiche locali.

Festival Capalbio Libri
Festival Capalbio Libri

Le stesse colte da Zagami, frequentatore e amante del borgo maremmano, quando immaginò il suo piccolo grande festival Capalbio Libri. Che quest’anno si è tinto di rosa, con la direzione editoriale affidata a Denise Pardo. Che a sua volta ha scelto per le diverse serate tutte conduttrici donne, con un’unica “quota blu”. Ma il festival in rosa non è l’unica novità di questa edizione. Come raccontano Zagami e Pardo.

«Da 10 anni – dice Zagami – domandiamo a tutti – intervistatori, intervistati, pubblico – cosa è il piacere della lettura. E come si può incentivarlo. Ecco, questo è il nostro obiettivo. E anche il nostro punto di forza. Non a caso Capalbio si prepara ad ospitare gli stati generali della promozione della lettura. E questa è la prima novità. La mia ricetta? Sono convinto che sia fondamentale lavorare sui bambini, che devono avere dimestichezza con il libro».

Festival Capalbio Libri 2016
Festival Capalbio Libri 2016

L’incontro diretto con l’autore, il sentirlo parlare, raccontare, è un valore aggiunto alla lettura?
«Sì, ma non sempre l’autore è anche un grande parlatore. Ad esempio quest’anno la prima sera abbiamo avuto Staino, un vero affabulatore. La gente era incantata. Non tutti sono così, qualcuno ha bisogno del supporto dei giornalisti animatori».

Non c’è il rischio di restare delusi dal conoscere l’amico, l’”altro io” che ci accompagna sulla pagina scritta?
«Assolutamente sì, specie per la narrativa, perché ognuno si fa dell’autore un’idea in totale autonomia. Ma è un esperienza comunque utile».

Dal vostro osservatorio privilegiato, come avete visto cambiare il rapporto fra carta stampata ed e-book?
«L’online è sicuramente inarrestabile, ma il fascino della carta rimane un punto di forza per il lettore. C’è un leggero incremento nella lettura dei device digitali, ma siamo lontani dall’inversione di tendenza. Credo che sia importante abituarsi ad avere più supporti».

L’edizione 2016 del Festival Capalbio Libri vede nuovo rand, nuovo sito, nuovo direttore editoriale…
«Cominciamo a dire che per me- dice Denise Pardo – è come stare a casa: in passato ho partecipato come conduttrice, ho presentato libri e sono stata semplice spettatrice. Alla richiesta di dirigere il festival ho detto subito sì. Questo è un progetto culturale importante, e molto partecipato anche dalla gente di Capalbio. Quest’anno poi abbiamo creato l’associazione “Il piacere di leggere” che ha già più di 250 adesioni per promuovere iniziative e sostenere il Festival Capalbio Libri. Altra novità, il talent. Quest’anno abbiamo ricevuto 107 proposte di autori, molti esordienti, ma noi presentiamo solo 9 libri, e dobbiamo scegliere persone note che richiamano il pubblico. C’è un’enorme quantità di energie sprecate. Il talent è rivolto a giovani fino a 25 anni che presentano un racconto breve. Noi ne scegliamo alcuni da pubblicare in raccolta, e a uno diamo la grande chance: salire su palco di piazza Magenta come un grande autore, oltre al supporto nel rapporto con editori. Un format che potrebbe avere grossi sviluppi ».

Insomma, il Festival Capalbio Libri diventa adulto, e i prossimi mesi saranno decisivi per questa crescita.
«Lavoriamo per questo _ conferma Zagami – fra l’altro vogliamo destagionalizzare le iniziative: non solo agosto, quando c’è il massimo di turisti. In questo ci dà una mano il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori, che ha la tessera numero 1 dell’associazione. A giugno intanto ci saranno gli stati generali pe la promozione della lettura, nell’estate 2017 un seminario per addetti ai lavori ma aperto agli appassionati Sul piacere della lettura. Ed è solo l’inizio».

«E iniziative per e con i bambini – conclude Pardo -. Il primo ricordo che ho di mia madre è lei con un libro. Io sono stata allevata alla lettura. Va bene la tv, internet etc. ma leggere, immaginare con la testa è una sorta di viaggio personale, un palinsesto interiore. Tutta un’altra storia.

Condivi subito:

La Sconfitta del Mediterraneo

La Sconfitta del Mediterraneo – Venezia e Istanbul: incontri e scontri, da Carlo V alla guerra di Candia (1519-1669) di Leonardo Sampoli

La sconfitta del Mediterraneo  è il titolo del libro appena uscito ed edito dalla Nuova Immagine Editrice scritto da Leonardo Sampoli. Il libro si compone di 272 pagine e costa 16,00€. Leonardo Sampoli, è nato e laureato a Siena, diplomatico, ambasciatore d’Italia in Costa Rica dal 2005 al 2008. Nel corso della sua carriera dal 1969 ha prestato servizio nelle ambasciate di Ankara e Atene (ministro consigliere) nonché di Varsavia e Londra; console generale a Losanna e Toronto.

 

La Sconfitta del Mediterraneo
La Sconfitta del Mediterraneo

La Sconfitta del Mediterraneo – Venezia e Istanbul: incontri e scontri, da Carlo V alla guerra di Candia (1519-1669)

Il 30 aprile 1645, la flotta imperiale radunata di fronte alla riva di Galata a Istanbul salpò sotto lo sguardo dei dignitari di corte, degli ambasciatori e di una folla assiepata sui colli della città, oltre il Corno d’Oro, per assistere allo spettacolo che in passato era avvenuto molte volte ma ormai ricordato solo dai più anziani. Come di consueto il sultano rivolse alle schiere in partenza il tradizionale saluto “Ci rivedremo alla Mela Rossa”, il motto che in passato alludeva all’Occidente e in particolare all’agognata conquista del suo centro, prima Roma e più tardi Vienna, a quanto si diceva. Gli osservatori stranieri, che nei mesi precedenti avevano notato gli intensi lavori nell’arsenale e nella fabbrica delle armi, si chiedevano quale potesse essere la precisa meta delle galee che scomparivano in direzione dei Dardanelli: Malta, Corfù, la Sicilia oppure Candia, l’ultimo possedimento della Serenissima, nonostante che con quest’ultima l’Impero Ottomano si trovasse in pace da ben settanta anni. La guerra di Creta sconvolse il Mediterraneo per ventiquattro anni e probabilmente contribuì a portare a conclusione il lungo periodo centrale della storia veneto-ottomana. Lo studio è mosso dall’intento di delinearne i tratti salienti alla luce del corso della politica internazionale, dall’inizio del Cinquecento con lo scontro tra l’imperatore Carlo V e il re di Francia Francesco I.

Condivi subito: