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La Grande Guerra in Provincia oggi la presentazione

Oggi all’Accademia dei Rozzi la presentazione del volume “ La grande guerra in provincia ” curato da Giacomo Zanibelli edito dalla Nuova Immagine Editrice.

Questa sera, alle ore 17.30, presso la “Sala degli Specchi” dell’Accademia dei Rozzi si terrà la presentazione ufficiale del libro ” La Grande Guerra in provincia. Comunità locali e fronte interno:  fonti  e studi su società e conflitto” curato da Giacomo Zanibelli ed edito da Nuova Immagine Editrice.

L’Accademia dei Rozzi si rese disponibile a presentare i lavori del convegno internazionale sulla Grande Guerra in provincia tenutosi a Siena nel corso del 2015 e che aveva avuto come protagonisti la stessa Accademia e la rivista “Progressus“.  Un progetto di ricerca che ha visto impegnati ricercatori provenienti dalle diverse realtà della penisola e che si colloca come pubblicazione pionieristica all’interno del dibattito storiografico.

Nel volume “La Grande Guerra ” è presente anche una sessione specifica dedicata a Siena che non vuole essere un punto di arrivo ma offrire nuovi spunti di riflessione per future indagini di natura quantitativa e qualitativa.

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Presenterà il  volume il noto storico Paolo Gheda dell’Università della Valle d’Aosta, da qualche tempo nuovo direttore scientifico di Progressus.

Il nuovo corso editoriale inaugurato da Gheda mira a far acquisire alla rivista un ruolo ancora più significativo nel panorama internazionale. Tra le novità preme segnalare che a partire dal primo numero del 2017 la rivista uscirà anche in formato cartaceo grazie alla sinergia con la Fondazione Bianca Piccolomini Clementini Onlus di Siena.

L’obiettivo di “Progressus” è quello di porre sempre maggiore attenzione verso fenomeni storiografici di frontiera come la Public History e la storia locale (intesa come elemento sintomatico per indagini di più ampio respiro).

La rivista, nata grazie all’intraprendenza dell’editrice Laura Neri (Nuova Immagine Editrice), sta cercando di sviluppare progetti innovativi e  sperimentali tra i quali rientra sicuramente anche l’interessante e puntuale pubblicazione sulla Grande Guerra.

La Grande Guerra in Provincia sarà presentato all'Accademia dei Rozzi
La Grande Guerra in Provincia sarà presentato all’Accademia dei Rozzi
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Presentazione La Grande Guerra in Provincia

Giovedì 8 Giugno, alle ore 18, presso la Libreria Senese ci sarà la presentazione del volume ” La Grande Guerra in Provincia”

 

La Grande Guerra in Provincia – Comunità locali e fronte interno: fonti e studi su società e conflitto” edito dalla Nuova Immagine Editrice, a cura di Giacomo Zanibelli sarà presentato giovedì 8 Giugno alla Libreria Senese di via di città alle ore 18; interverranno Giovanni Mazzini e Paolo Gheda, sarà presente il curatore.

Presentazione La Grande Guerra in Provincia

Maggiori informazioni sul libro

COLLANA STORICA NUOVA SERIE – 1
Come la storiografia ha già ampiamente evidenziato, la Grande Guerra fu molto di più di quella combattuta in trincea. La definizione stessa di fronte interno rimanda del resto a un concetto della guerra in cui nessuno, neppure chi rimane lontano dai combattimenti, può e deve ritenersi esonerato dallo sforzo comune che la contingenza bellica richiede.
In questo senso anche la prima guerra mondiale fu innegabilmente esperienza totalizzante. Ed è proprio sul tema del “fronte interno” che, si ritiene, molto rimane ancora da dire. Partendo dal presupposto che la comprensione del conflitto non può e non deve limitarsi alla dimensione combattuta della guerra, nei suoi protagonisti e nei suoi territori.
Ne uscirebbe infatti una visione parziale, che finirebbe per escludere tutti coloro che, pur non essendo mai entrati materialmente in contatto con il conflitto, ne pagarono ugualmente le conseguenze sul loro vissuto quotidiano, e tutti quei territori che, pur non avendo conosciuto distruzioni, invasioni, campi di battaglia, non per questo mancarono di mostrare le proprie “macerie”.
Due i punti di osservazione privilegiati da cui ci si propone di approfondire il tema del fronte interno italiano. La dimensione locale, che indagando con una sorta di lente di ingrandimento in che modo comunità e territori affrontarono il trauma del conflitto, permette di aggiungere tessere ancora mancanti alla ricostruzione storiografica sulla Grande Guerra.


Non dunque una deriva localistica ma un’attenzione nuova a tutti quegli aspetti che fecero delle comunità e dei territori le cellule primarie attraverso i quali l’esperienza bellica venne filtrata a livello più alto. La “provincia”, dunque deve essere vista come un angolo di lettura privilegiato per aggiungere un nuovo tassello al quadro della reazione della società italiana al conflitto.
In secondo luogo, la dimensione “umana”. Tanto si è parlato del paese in guerra, del paese mobilitato. Ma la guerra la fecero soprattutto gli uomini; quelli al fronte, ovviamente, prima di tutto. Ma anche tutti coloro che rimasero, o che tornarono. La guerra la fecero anche, a modo loro, le donne e i bambini, gli uomini delle fabbriche mobilitate, industriali e operai, i contadini nelle campagne, ma anche coloro che si trovarono a gestire l’emergenza bellica dai loro posti di potere.
Ognuno di loro, da posizioni diverse e con sacrifici senza dubbio imparagonabili, si trovò comunque a dover rivedere la propria esistenza sulla base delle esigenze imposte dal conflitto. La storia della Grande Guerra in Italia come storia di “persone”, dunque; risucchiati negli ingranaggi di una mobilitazione civile che non fu meno dura di quella militare.

 

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