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Senesi popolo di lettori

I librai smentiscono l’allarme lanciato dall’Istat che dichiara che il numero dei lettori è sceso ancora: solo il 40,5% della popolazione ha dichiarato di aver letto almeno un libro in un anno per motivi non strettamente scolastici o professionali.

IN Itali anon si legge più. Stando agli ultimi dati dell’Istat il numero dei lettori è sceso ancora rispetto agli scorsi anni. Una statistica sconfortante, ma che non trova conferma nelle abitudini dei senesi. In città si va ancora in libreria, come le vendite nel periodo natalizio hanno provato, anche solo per un regalo adatto a tutte le età. Grazie a varie iniziative culturali, poi, molti giovani continuano ad acquistare libri, e ciò fa sperare in un futuro dove la pratica della lettura non vada perduta.

Senesi popolo di lettori
Senesi popolo di lettori

«Si tratta di un’abitudine che va conservata negli anni – spiega Roberta Bonci della Libreria Senese – i bambini guardano sugli scaffali con molta curiosità, ma crescendo si disinteressano». E la tecnologia, in questo caso, non aiuta: se da una parte ha fornito strumenti che permettono di risparmiare sul prezzo di copertina, dall’altra ha tolto autorevolezza alla storica figura del libraio.

Sono Massimo Marinotti, proprietario, e Filippo Zanotti, della libreria Palomar, a sottolinearlo: «Oggi un libro si sceglie in base alla moda dettata dal web, ma purtroppo il titolo più gettonato del momento non sempre coincide con quello di maggior qualità; mentre un tempo ci si affidava alla competenza e ai consigli di una figura esperta». Così si creava un rapporto di fiducia tra libraio e cliente che, in una realtà come Siena, è tuttavia ancora possibile ritrovare.

«Con alcuni clienti ci conosciamo da così tanto tempo che quando entrano in negozio so già quello che stanno per chiedermi e addirittura talvolta li anticipo» afferma Stefano Ferrandi della Feltrinelli. Un legame di confidenza che aggiunge valore a quello che già un libro racchiude in sé e che si rinnova ogni qual volta un cliente chiede l’opinione prima di acquistare.

Online e grande distribuzione oltre a imporsi in maniera concorrenziale sul mercato, privano l’acquisto del libro di una sua componente fondamentale: la selezione che un libraio può fare sui tanti titoli che vengono pubblicati ogni giorno. «A venire in libreria sono soprattutto le fasce più giovani e più anziane della popolazione aggiunge Benedetta Scognamillo della Mondadori – mentre si osserva una flessione tra il pubblico adulto, che acquista altrove». Insomma, da questa panoramica senese sorge il dubbio: che il calo degli appassionati di lettura registrata su scala nazionale sia proprio causata da una più generale superficialità, e dunque da una minor qualità, nella scelta di ciò che si legge?

 

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Gli italiani non leggono

Gli italiani non leggono, o leggono molto poco. Lo rileva uno studio dell’Istat: ben 6 italiani su 10 non leggono nemmeno un libro in un anno. I trend del 2015 evidenziano che chi legge di più sono gli adolescenti.

Gli italiani non leggono. Le cifre dell’Istat confermano che siamo un popolo piuttosto refrattario ai libri. Anche se nel 2015 si è leggermente arrestata la tendenza negativa, si stima che le persone che non hanno letto neppure un libro in un anno siano il 58% della popolazione. Il rilevamento dell’Istat considera la lettura fatta per motivi non scolastici o professionali e arriva così a stimare che circa 24milioni di italiani da sei anni in su (il 42%) abbiano compiuto questa esperienza. Nel 2014 erano il 41,4%: si sono quindi recuperati circa 412 mila lettori e si è invertito il trend al ribasso iniziato nel 2012.Mail numero complessivo di lettori resta molto basso.

Gli italiani non leggono, stime Istat del 2015
Gli italiani non leggono, stime Istat del 2015

La fotografia dell’Istat sulla lettura in Italia nel 2015, nell’ambito dell’indagine campionaria “Aspetti della vita quotidiana”, mette in luce che la fascia d’età in cui si legge di più è quella fra i 15 e i 17 anni, nella quale i lettori sono aumentati passando dal 51,1% del 2014 al 53,9% del 2015. I lettori forti, cioè quelli che leggono in media almeno un libro al mese, sono il 13,7% (erano il 14,3% nel 2014) mentre quasi un lettore su due (45,5%) si conferma lettore debole, avendo letto non più di tre libri in un anno.

Lo scorso anno sono state inoltre 4 milioni 687 mila le persone che hanno letto o scaricato libri on line o ebook: l’8,2% della popolazione complessiva e il 14,1% delle persone che hanno navigato in Internet negli ultimi tre mesi. La lettura online e il download di libri ed e-book è più praticato dai giovani: in particolare sono il 22,4% i ragazzi tra i 18 e i 19 anni che navigano su Internet.

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Gli italiani non leggono, ma rimangono invariate le differenze fra uomini e donne: le lettrici restano le più forti con il 48,6% contro il 35% dei lettori maschi. Nel rapporto con la lettura non basta la scuola, è determinante l’ambiente familiare: si stima che legga libri il 66,8% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori, mentre sono il 30,9% quelli con genitori che non leggono libri. Da rilevare che quasi una famiglia su dieci (9,1%, pari a circa 2,3 milioni di famiglie) dichiara di non avere nemmeno un libro in casa. La percentuale è ampiamente superiore alla media nazionale in Puglia (18,2%), Calabria (16,3%) e Basilicata (16,1%).

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