Cortona: mostra “Gli Etruschi maestri di scrittura” alle porte con la Mummia di Zagabria
SONO GIORNI frenetici per la macchina comunale di Cortona impegnata nell’allestimento all’interno del Maec della mostra internazionale «Gli Etruschi maestri di scrittura» in collaborazione con i il Museo del Louvre e Museo Henri Prades di Lattes. Ieri mattina alla presenza del sindaco Francesca Basanieri insieme a Laurent Haumesser curatore del museo del Louvre e ai tecnici della Soprintendenza Archeologica sono state aperte le casse contenenti i famosi reperti che saranno in mostra da venerdì 18 marzo. Tra quelli più attesi c’è sicuramente le bende della Mummia di Zagabria, il testo etrusco più lungo ed anche con la storia più sorprendente.

Nel 1862, un collezionista croato ha donato al museo di Zagabria una mummia acquistata qualche anno prima in Egitto. Era avvolta in strisce di lino con uno scritto che prima non si era riusciti a decifrare. Fu solo nel 1892 che si capì che si trattava di un testo etrusco. «Le strisce formavano originariamente un libro – ha spiegato Laurent Haumesser – Si tratta di un calendario rituale fatto di prescrizioni e di preghiere. E’ probabile che il libro appartenesse ad un sacerdote etrusco che ha soggiornato in Egitto. Quando non è più servito è stato tagliato a strisce per avvolgere la mummia».

UN EVENTO nell’evento, visto che da quando il reperto è finito nelle mani del museo croato, non era mai stato dato in prestito. Per ospitare l’opera è stato necessario allestire una sala climatizzata con una temperatura costante di 19 gradi che ne permetta al meglio la sua conservazione. «E’ davvero un orgoglio per la città – ha sottolineato il sindaco Basanieri – aver ottenuto queste opere e di questo dobbiamo ringraziare anche i nostri partner del museo del Louvre e di Montepellier.
Questa mostra è un appuntamento imperdibile per gli appassionati di archeologia e siamo certi che otterrà il successo che merita». Saranno oltre 100 i pezzi in esposizione che rappresentano le testimonianze più interessanti dell’epigrafia etrusca, provenienti da alcuni dei più importanti musei del mondo. L’appuntamento cortonese rappresenta un nuovo punto di arrivo per lo studio di questo affascinante popolo, a distanza di 30 anni dall’ultima mostra specifica e permette dimettere in luce importanti risultati. «Conosciamo già molto della lingua etrusca e della scrittura – sottolinea ancora Haumesser – grazie ad un lavoro tenace e paziente dei ricercatori che ci hanno permesso di fare grandi progressi. La speranza è quella di aggiungere ulteriori tasselli, come quelli ottenuti grazie alla scoperta della Tabula Cortonensis, che permettano nuovi passi avanti nella ricerca».

L’inaugurazione della mostra è in programma venerdì alle 15,30 al Teatro Signorelli a cui seguirà il taglio del nastro ufficiale e potrete cogliere l’occasione di vedere per la prima volta in Italia la Mummia di Zagabria.