Scoperta una nuova tomba etrusca a Chiusi

Recentemente è stata scoperta una nuova tomba etrusca a Chiusi; la città toscana diventa così capofila dell’evento “Giornata degli Etruschi” che si terrà il 30 aprile.

L’annuncio è stato dato dal presidente del consiglio regionale toscano Eugenio Giani, durante la conferenza convocata d’urgenza dal primo cittadino di Chiusi Juri Bettollini per comunicare la novità dell’ultima tomba etrusca a Chiusi scoperta nella necropoli di Poggio Renzo a poche centinaia di metri dal lago: il 30 aprile diventerà la data della “Giornata degli etruschi”. Se ne sta infatti discutendo proprio in questi giorni in Regione Toscana insieme alla Soprintendenza archeologica toscana guidata da Andrea Pessina che, non a caso, era presente anche lui a Chiusi per l’ultimo rinvenimento.

Tomba etrusca a Chiusi
Tomba etrusca a Chiusi

Ovviamente più che d’accordo Juri Bettollini visto che proprio la città di Porsenna è destinata a diventare la città capofila di questo nuovo evento a questo punto non solo più di carattere regionale ma nazionale, se non internazionale visto che lo stesso Bettollini è volato insieme all’assessore Chiara Lanari, alla volta di Bruxelles dove, insieme ad altri sindaci dell’Orvietano e dell’Alto Lazio, illustrerà al Parlamento europeo il progetto “Experience Etruria” che, già presentato all’Expo di Milano tra le dieci migliori proposte, mira a valorizzare e a promuovere il territorio sotto questo profilo “etrusco”. “Il ritrovamento della tomba etrusca a Chiusi – ha detto Giani – è importante per tutta la Toscana: per questo pensiamo di istituire la “Giornata degli etruschi” il 30 aprile con capofila propria la “capitale” di Porsenna”.

Tomba etrusca Chiusi
Tomba etrusca Chiusi

 

Visibilmente emozionato di fronte a una folta platea accorsa per ascoltare la novità della tomba etrusca a Chiusi scoperta e composta dalle massime autorità civili, militari e religiose del territorio compreso il vescovo Stefano Manetti , il Prefetto di Siena Renato Saccone e il comandante del Nucleo Tutela Patrimonio culturale dei Carabinieri Lanfranco Disibio (presenti anche i responsabili della Guardia di Finanza, del Corpo forestale, della Polizia municipale e dei Vigili del fuoco), Bettollini ha voluto ricordare la “forza” del volontariato di Chiusi perché è stato il gruppo archeologico, guidato da Roberto Sanchini e da Marco Ciarini, a segnalare per primo il ritrovamento della tomba etrusca a Chiusi dopo aver notato dall’alto di un aereo una cavità particolare proprio nella zona dove sorgono già altre tombe famose come quella della Scimmia, del Pellegrino, del Leone, del Colle. Grazie a questa “segnalazione” dei volontari del gruppo il comune, in sintonia con la nuova responsabile del Museo civico e funzionaria della Soprintendenza Maria Angela Turchetti, si è attivato subito mandando in poche ore operai e macchinari sul luogo per procedere a una verifica che si è quindi dimostrata positiva. E’ stata poi laTurchetti, aiutata da un video di tre minuti e mezzo, a spiegare l’importanza del ritrovamento della tomba che presenta caratteri decorativi rossi che la farebbero risalire agli inizi del V secolo avanti Cristo. Le tre camere individuate dovranno essere completamente svuotate da circa un metro e mezzo di terra e non si esclude qualche “sorpresa” e qualche “mistero” come farebbero intuire alcuni frammenti ritrovati. Nei prossimi giorni quindi continueranno gli scavi e gli approfondimenti della nuova tomba.

La Soprintendenza archeologica, tramite Pessina, ha annunciato la messa a disposizione di 15 mila euro “forse insufficienti ma che con la sinergia di tutti -ha detto – potranno servire a mettere in moto un meccanismo virtuoso”. Sinergia confermata dallo stesso Juri Bettollini che spera molto anche negli aiuti europei e da Marco Ciarini nella sua veste  di presidente del Patto territoriale che sta definendo progetti proprio per “catturare” finanziamenti da Bruxelles anche per aiutare lo sviluppo dell’area etrusca.

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