Salone del Libro 2016, corsa a due per organizzare la prossima edizione
Salvo colpi di scena – mai da escludere in una vicenda così travagliata – saranno in due a contendersi l’organizzazione del prossimo Salone del Libro 2016. Delle tre manifestazioni di interesse arrivate alla Fondazione il 30 ottobre, soltanto due sono ancora in piedi e appartengono a colossi del panorama fieristico. Il primo era pressoché scontato ed è Gl Events, gigante francese che a Torino è di casa e ha base al Lingotto (è gestore anche dell’Oval oltre che dei padiglioni) e ha organizzato le ultime edizioni della kermesse del libro. Il secondo è BolognaFiere, società frutto del sodalizio del sistema locale emiliano: appartiene a Comune, Provincia e Camera di Commercio di Bologna, Regione Emilia Romagna e a un dedalo di associazioni di categoria, banche e fondazioni locali. BolognaFiere gestisce i poli fieristici di Bologna, Ferrara e Modena, organizza eventi in tutta Italia e all’estero e ha un’esperienza consolidata nell’editoria con la Fiera del libro per ragazzi, l’appuntamento più importante in Italia nel settore.

Salone del Libro 2016 I genovesi si sfilano
Il termine per la presentazione della proposta economica scade domani. Ed entrambe le società sono intenzionate a farsi avanti, anche se né dal versante Gl né da Bologna giungono conferme ufficiali, tanto meno commenti. Chi invece ha già annunciato l’intenzione di farsi da parte è il terzo incomodo (o aspirante tale), vale a dire Totemeventi, società di Genova, che nel Torinese organizza ad esempio la Sagra del Peperone di Carmagnola. «Avevamo presentato la manifestazione di interesse – dice Adriana Ferrari, direttore di Totemeventi – perché volevamo tenerci una porta aperta: il bando prevede anche competenze che non sono strettamente le nostre, l’idea era quella di coinvolgere altri soggetti, costituire un’associazione temporanea di impresa, ma alla fine per diverse motivazioni non ce l’abbiamo fatta, quindi non presenteremo la proposta economica».
Salone del Libro 2016 Bando bloccato
Resta una corsa a due, dunque. Ma comunque vada, Gl Events può avere di che sorridere. Anche dovessero perdere, infatti, i francesi potranno consolarsi: un po’ perché incasseranno un milione e 200 mila euro per l’affitto del Lingotto Fiere, cui il Salone si è vincolato con un accordo triennale (e immutabile) fino al 2018; e un po’ perché BolognaFiere può dirsi una parente prossima, dato che Gl ne detiene l’8,72%. C’è un rapporto storico tra le due società: Gl ha posseduto e organizzato il Motor Show (che si svolge negli spazi di BolognaFiere) dal 2007 a quest’anno, quando ha lasciato il salone nelle mani della Fiera di Bologna che ora lo organizzerà direttamente.
Per battere la concorrenza, comunque, gli emiliani dovranno riuscire a pareggiare o scavalcare l’offerta di Gl Events, sulla carta in grado di offrire condizioni migliori, visto che è proprietaria degli spazi (non deve dunque porsi il problema del milione e 200 mila euro di affitto) e che le condizioni del bando sono piuttosto vincolanti. La piattaforma messa a punto dalla Fondazione per il Libro – che per la prima volta ha messo a bando l’organizzazione del Salone del Libro 2016 – lascia infatti pochi margini di manovra al futuro gestore: il prezzo degli spazi espositivi è già fissato, e così quello dei biglietti d’ingresso. In più il gestore dovrebbe versare alla Fondazione almeno il 20% dei ricavi dalle biglietterie e il 5% dei proventi sull’affitto degli spazi espositivi.