Tornano in Italia 15 casse di reperti etruschi trafugati e in seguito rintracciati in Svizzera. Ginevra li restituirà insieme a due sarcofaghi trafugati da scavi clandestini in Umbria e Lazio – TUTTE LE FOTO
Le vestigia, hanno scoperto i carabinieri, sono rimaste anni nel porto franco di La Praille grazie alla copertura di una società offshore. Per i pm ginevrini, dietro c’è un mercante d’arte britannico, ma il suo nome è top secret. Sarcofagi, monete, vasi di terracotta e busti. In tutto 45 contenitori pieni di reperti etruschi trafugati provenienti da scavi clandestini, messi a segno anche nelle terre etrusche di Cerveteri e Tarquinia, stanno per rientrare a casa dalla Svizzera. Questi tesori per 15 lunghi anni sono rimasti in un magazzino nel centro di Ginevra, nascosti all’interno di alcune scatole contrassegnate con il nome di una società off-shore e probabilmente destinate ad un mercante inglese, già coinvolto in traffici illeciti di materiale archeologico come accertato dalle autorità svizzere.

Le indagini sono scattate dopo un’inchiesta della procura di Ginevra nel marzo del 2014, su segnalazione di carabinieri e polizia in Italia. In particolare gli investigatori si erano attivati in seguito ad un sequestro di due sarcofagi etruschi, rappresentanti un uomo e una donna sdraiati su un fianco. Questi “gioielli” sono rarissimi e risalirebbero al secondo secolo prima di Cristo. La caccia ai clandestini ha portato al ritrovamento dei pezzi archeologici di grandissimo valore. «Subito è stato contattato un esperto italiano – riportano dall’associazione “Antica Viae” – che si è recato sul posto constatando appunto che gli oggetti proverrebbero da scavi illeciti perpetrati soprattutto in necropoli nell’ex territorio etrusco, ora le regioni del Lazio e dell’Umbria, già oggetto di indagini della polizia italiana».

La notizia da poche ore è stata diffusa anche tramite un articolo apparso sul sito inglese “The Telegraph”. I rappresentanti del comune etrusco potrebbero presto mettersi in contatto con la Sovrintendenza per capire quali oggetti siano originari di Cerveteri e per tentare in un secondo momento di riportarli a casa per essere esibiti nel Museo archeologico di piazza Santa Maria. Nell’ultimo anno i visitatori in città sono aumentati a dismisura per l’arrivo del Cratere di Eufronio e della Coppa Kylix.
Ecco le foto dei reperti etruschi trafugati


