Etruschi à la carte. Libri e documenti dal Settecento all’Ottocento accoglie volumi e disegni di personaggi che hanno fatto la storia dell’Etruscologia. Museo Etrusco Faina fino al 26 Febbraio 2017
Il percorso della mostra « Etruschi à la carte » offre l’occasione per osservare le opere, gli appunti, i disegni di alcuni dei protagonisti della riscoperta del mondo degli Etruschi avvenuta tra Sette e Ottocento.
L’opera De Etruria regali dell’antiquario scozzese Thomas Dempster, per esempio, inaugurò una stagione degli studi, denominata «etruscheria», nel corso della quale al popolo preromano vennero attribuiti numerosi primati, fino a ritenerli il perno della civilizzazione dell’Italia.
Il Catalogo di scelte antichità etrusche (nell’edizione italiana e in quella francese) di Luciano Bonaparte, lo scopritore delle necropoli di Vulci, è il racconto dettagliato di una delle maggiori avventure dell’archeologia nella prima metà dell’Ottocento.

Del fratello di Napoleone, si espongono ad Etruschi à la carte anche due taccuini di grande interesse: uno con gli appunti presi in vista della stesura del volume appena ricordato, l’altro con un elenco delle entrate e delle uscite della famiglia negli anni 1839-1840.
Die Etrusker, di Karl Otfried Müller, è il primo manuale di etruscologia e nella sua edizione originale, risalente al 1828, vi è, tra l’altro, l’intuizione del riconoscimento di Orvieto con l’etrusca Velzna (Volsinii, in lingua latina).
Numeri delle riviste Bullettino e Annali dell’Instituto di Corrispondenza Archeologica testimoniano l’attività editoriale dell’Istituto, che ebbe – con le sue luci e le sue ombre – un ruolo di primaria importanza nella ricerca archeologica portata avanti durante il XIX secolo.
Il numero degli Annali esposto in mostra (1877) contiene la prima presentazione, a cura di Gustav Körte, dei risultati degli scavi nella necropoli orvietana di Crocifisso del Tufo.
Riferiti proprio alla planimetria, alla tipologia delle tombe e alle iscrizioni delle necropoli di Orvieto sono tre disegni di Adolfo Cozza risalenti al 1881 e presentati per la prima volta.

L’intensa attività di Cozza è testimoniata anche da un suo articolo relativo alla scoperta di un importante tempio avvenuta in località Lo Scasato (Civita Castellana). Lungo il percorso espositivo Etruschi “à la carte” viene presentata anche una pianta delle strutture presenti nell’area archeologica di Paglíano, posta alla confluenza tra i fiumi Paglia e Tevere, e dove è stato riconosciuto un porto fluviale. La pianta segnala le scoperte avvenute durante il 1890.
Infine vengono esposte due opere di Domenico Cardella, tra le quali proprio il Museo Etrusco Faina, vale a dire il primo catalogo a stampa del museo pubblicato nel 1888, di cui è stata appena pubblicata la ristampa anastatica.
DOVE E QUANDO
« Etruschi à la carte Libri e documenti dal Settecento all’Ottocento»
Orvieto, Museo «Claudio Faina»
fino al 26 febbraio 2017
Orario ma-do: 10,00-17,00; lu chiuso
Info tel. 0763 341216;
e-mail: info@museofaina.it;
www.museofaina.it