Festival Capalbio Libri tante novità

Festival Capalbio Libri diventa adulto. Fra le tante novità anche un talent dedicato a scrittori esordienti

Sono passati 10 anni da quando Andrea Zagami, grande esperto di editoria, sfogliò la prima pagina del grande volume del Festival Capalbio Libri. L’incipit di un piccolo festival cresciuto di anno in anno, fino a diventare «un modello da imitare a livello nazionale per la promozione della lettura» come ha detto di recente il ministro dei Beni culturali Franceschini, che ne ha sottolineato le peculiarità: la bellezza di un borgo antico, la promozione della lettura e delle eccellenze gastronomiche locali.

Festival Capalbio Libri
Festival Capalbio Libri

Le stesse colte da Zagami, frequentatore e amante del borgo maremmano, quando immaginò il suo piccolo grande festival Capalbio Libri. Che quest’anno si è tinto di rosa, con la direzione editoriale affidata a Denise Pardo. Che a sua volta ha scelto per le diverse serate tutte conduttrici donne, con un’unica “quota blu”. Ma il festival in rosa non è l’unica novità di questa edizione. Come raccontano Zagami e Pardo.

«Da 10 anni – dice Zagami – domandiamo a tutti – intervistatori, intervistati, pubblico – cosa è il piacere della lettura. E come si può incentivarlo. Ecco, questo è il nostro obiettivo. E anche il nostro punto di forza. Non a caso Capalbio si prepara ad ospitare gli stati generali della promozione della lettura. E questa è la prima novità. La mia ricetta? Sono convinto che sia fondamentale lavorare sui bambini, che devono avere dimestichezza con il libro».

Festival Capalbio Libri 2016
Festival Capalbio Libri 2016

L’incontro diretto con l’autore, il sentirlo parlare, raccontare, è un valore aggiunto alla lettura?
«Sì, ma non sempre l’autore è anche un grande parlatore. Ad esempio quest’anno la prima sera abbiamo avuto Staino, un vero affabulatore. La gente era incantata. Non tutti sono così, qualcuno ha bisogno del supporto dei giornalisti animatori».

Non c’è il rischio di restare delusi dal conoscere l’amico, l’”altro io” che ci accompagna sulla pagina scritta?
«Assolutamente sì, specie per la narrativa, perché ognuno si fa dell’autore un’idea in totale autonomia. Ma è un esperienza comunque utile».

Dal vostro osservatorio privilegiato, come avete visto cambiare il rapporto fra carta stampata ed e-book?
«L’online è sicuramente inarrestabile, ma il fascino della carta rimane un punto di forza per il lettore. C’è un leggero incremento nella lettura dei device digitali, ma siamo lontani dall’inversione di tendenza. Credo che sia importante abituarsi ad avere più supporti».

L’edizione 2016 del Festival Capalbio Libri vede nuovo rand, nuovo sito, nuovo direttore editoriale…
«Cominciamo a dire che per me- dice Denise Pardo – è come stare a casa: in passato ho partecipato come conduttrice, ho presentato libri e sono stata semplice spettatrice. Alla richiesta di dirigere il festival ho detto subito sì. Questo è un progetto culturale importante, e molto partecipato anche dalla gente di Capalbio. Quest’anno poi abbiamo creato l’associazione “Il piacere di leggere” che ha già più di 250 adesioni per promuovere iniziative e sostenere il Festival Capalbio Libri. Altra novità, il talent. Quest’anno abbiamo ricevuto 107 proposte di autori, molti esordienti, ma noi presentiamo solo 9 libri, e dobbiamo scegliere persone note che richiamano il pubblico. C’è un’enorme quantità di energie sprecate. Il talent è rivolto a giovani fino a 25 anni che presentano un racconto breve. Noi ne scegliamo alcuni da pubblicare in raccolta, e a uno diamo la grande chance: salire su palco di piazza Magenta come un grande autore, oltre al supporto nel rapporto con editori. Un format che potrebbe avere grossi sviluppi ».

Insomma, il Festival Capalbio Libri diventa adulto, e i prossimi mesi saranno decisivi per questa crescita.
«Lavoriamo per questo _ conferma Zagami – fra l’altro vogliamo destagionalizzare le iniziative: non solo agosto, quando c’è il massimo di turisti. In questo ci dà una mano il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori, che ha la tessera numero 1 dell’associazione. A giugno intanto ci saranno gli stati generali pe la promozione della lettura, nell’estate 2017 un seminario per addetti ai lavori ma aperto agli appassionati Sul piacere della lettura. Ed è solo l’inizio».

«E iniziative per e con i bambini – conclude Pardo -. Il primo ricordo che ho di mia madre è lei con un libro. Io sono stata allevata alla lettura. Va bene la tv, internet etc. ma leggere, immaginare con la testa è una sorta di viaggio personale, un palinsesto interiore. Tutta un’altra storia.

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