Ezra Pound a Siena

Ezra Pound a Siena, la controversa storia di un personaggio che fa discutere raccontata da Stefano Adami

Si intitola “Ezra Pound a Siena – tra Accademia Chigiana e Monte dei Paschi” ed è il libro a firma del grossetano Stefano Adami, ed. Nuova Immagine, che ha il pregio di raccontare con passione la storia controversa, artistica e umana, di un personaggio, Ezra Pound, che ancor oggi fa parlare e discutere.

Musica, economia, poesia, politica. Queste quattro parole, sostantivi apparentemente lontani di significato tra loro, ruotano, nel libro di Stefano Adami, sul cardine di Ezra Pound. Ruotano agitate in un turbinio di vicende complesse e altalenanti intorno a questo personaggio della prima metà del secolo scorso, americano, vissuto incidentalmente a Siena, nel periodo fascista, successivamente internato per tredici lunghi anni in un manicomio americano, per poi finire i suoi giorni nel nostro paese.

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Ezra Pound a Siena
Ezra Pound a Siena

La figura di Ezra Pound a Siena, che Adami ci tratteggia con deliziosa capacità espositiva, è intrisa di una duplice amalgama. Da una parte è apprezzabile la ricca testimonianza di documenti rinvenuti dall’autore, presso l’Accademia Chigiana, analizzati con la passione dello studioso. Dall’altra non possiamo non notare una narrazione vivace pur trattando temi coniplessi, tra musica e economia, arte e politica.

Nel libro, la vicenda umana di Ezra Pound a Siena inizia, non a caso, con una intervista del 1967 insieme a Pier Paolo Pasolini (acquista il nostro libro su Pasolini cliccando qui). Ripercorre, poi, quasi in un flashback, gli anni della giovinezza, in particolare riferimento al periodo senese. Fin da piccolo, fu destinato all’accademia militare, ma ben presto scoprì la sua avversione alle armi e una più naturale disposizione per le arti e le lettere. Attratto dal sacro fuoco della musica, appassionato dell’arte Medievale, arriva in Italia nel 1908. Dopo un breve periodo di permanenza nel nostro paese si trasferisce a Londra. Conosce Marinetti, approfondisce esperienze letterarie sulla strada degli antichi troubadores e le ambizioni letterarie lo trascinano in un vortice di interessi il cui culmine coincide con la prima guerra mondiale. Le miserie familiari, specie l’esperienza del nonno, che aveva conosciuto ricchezza ed estrema povertà, rimarranno impresse per tutta la vita nel poeta e presto finiranno per influenzare le sue convinzioni più generali sull’Europa, che dilapida (come il nonno) il suo patrimonio culturale, umano e finanziario.

Libro Ezra pound a siena
Libro Ezra pound a siena

L’esperienza deleteria della guerra mondiale gli farà accrescere la convinzione che grandi ricchezze generano grandi povertà e di conseguenza il lento morire dell’uomo. Proprio la guerra, con la sua insensatezza e le inevitabili atrocità, lo fanno riflettere sul fallimento di quanto prodotto fino a quel momento dalla politica degli Stati. In questi anni, l’amicizia del poeta inglese Douglas, e le idee economiche di Gesell lo influenzeranno profondamente. Anticapitalista tino al midollo, matura la sua avversione alla pratica dell’usura e al sistema economico che vede la ricchezza in mano a pochi soggetti con a capo i banchieri.
Scrive in “Lavoro ed usura”:

‘Banche e banchieri hanno funzioni utili e potenzialmente onesti. Chi fornisce una misura dei prezzi sul mercato e allo stesso tempo un mezzo di scambio, è utile alla nazione. Ma chi falsifica questa misura e questo mezzo è reo…”.

Nel 1922 è Ezra Pound a Siena, sede del Monte dei Paschi (definito da Pound “un primato per Siena”), dove intratterrà rapporti con il conte Chigi Saracini dell’Accademia Chigiana, occupandosi di musica con la sua compagna Olga Rudge. Qui ha modo di approfondire i suoi convincimenti in materia di economia e nel 1925, con uno stratagemma riesce ad ottenere un colloquio anche con Mussolini, al quale prospetta le sue teorie economiche, pur senza riceverne apprezzamento alcuno.

Accademia Chigiana Siena
Accademia Chigiana Siena

Il tema dell’economia, che troviamo presente nell’opera di questo periodo (Cantos), traduce in poesia la denunciadell’aberrante sistema dell’usura che crea povertà, conflitti sociali e guerre.

Senza particolari doti di economista né seguendo orientamenti politici del tempo (non prenderà mai la tessera fascista), coltiva il fascino delle teorie economiche di Douglas secondo le quali il potere monetario scatena bolle speculative e guerre. Percepisce nella filosofia del danaro di Gesell il male della civiltà e ancora nei suoi Cantos esprime il dramma dell’uomo, che non comprendendone i pericoli, distrugge, con la spirale dell’accumulo della ricchezza, la sua cultura millenaria. In questo contesto, proiettato verso una modernità smodata, nasce la sua concezione della musica vorticistica, sotto l’influenza del futurismo.

Il pregio ” Ezra Pound a Siena ” è certamente quello di aver raccontato con passione la storia controversa, artistica e umana, di un personaggio, Ezra Pound, che ancor oggi fa parlare e discutere. Di fronte a questo nome, che negli ultimi tempi viene spesso associato ad una cultura di destra estrema, Stefano Adami ci propone la sua ricerca nella quale emerge, per contro, un Pound antimilitarista, pacifista fino allo spasimo, acerrimo oppositore di ogni guerra, e l’ha fatto con la lucida chiarezza e rigore dello storico, con la competenza dell’esperto musicale, ma soprattutto con uno stile letterario agile, godibile e di grande interesse storico.

Ezra Pound a Siena tra Accademia Chigiana e Monte dei Paschi

Autore: Stefano Adami
Anno: 2013
Formato: 17 x 24 cm
Pagine: 87 pp., ill
ISBN: 88-7145-329-3
Editore: Nuova Immagine Editrice

Prezzo 8,00 €

 

recensione tratta da Maremma Magazine di Giugno 2016

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