Cicloturismo in Toscana

Il cicloturismo è un settore che in Italia non sente la crisi

Il cicloturismo produce nel vecchio continente un indotto economico di circa 44 miliardi, con 2 milioni di viaggi e 20 milioni di soggiorni, secondo le rilevazioni dell’Enit (l’Agenzia Nazionale del Turismo). Nello stivale il cicloturismo ha un valore potenziale di 3,2 miliardi , e vede una crescita particolarmente costante. L’Italia inoltre è il primo produttore di biciclette in Europa con 2.728.600 esemplari prodotti nel 2014, in crescita del 2,1% sull’anno precedente (fonte Ancma). L’obiettivo principale è però quello di diventare anche un Paese a misura di bici, ma per arrivare a tento occorrono (ahinoi) infrastrutture all’altezza. In Emilia Romagna, si riscontra un trend positivo di arrivi nei mesi primaverili: in un anno la regione riceve 1,4 milioni di presenze e 300mila arrivi, di questi bel l’85% però sono stranieri.

Cicloturismo in Toscana
Cicloturismo in Toscana

Analisi del Mercato

Le previsioni della società di consulenza Jfc parlano di «2,3 milioni di cicloturisti che soggiorneranno in Italia quest’anno mossi da questa passione per 13 milioni di pernottamenti, in crescita del 5% rispetto al 2014: 36% italiani e 64% stranieri, soprattutto di lingua tedesca». Una stima della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) conta che una persona che va in bici per una giornata ed effettua un pernottamento vale all’incirca 80 euro di spesa. «Una nota negativa – spiega Giuseppe Ricci, presidente del Consorzio Girohotels Cesenatico – è però rappresentata dalle condizioni delle strade, che dopo il maltempo invernale si presentano pessime». Una pista ciclabile può costare fino a 400 euro al metro, ma studi internazionali dimostrano che ogni euro investito in questo settore ne restituisce 4 o 5 alla collettività in meno di tre anni. In Europa il settore è in fortissima espansione, apprezzato soprattutto dai tedeschi e dagli olandesi. Restando in Italia, spicca la provincia autonoma di Trento con i suoi 400 chilometri di piste ciclabili che, dal 2009, generano oltre 100 milioni di euro l’anno. «I fattori più critici – commenta Massimo Feruzzi, amministratore di Jfc – sono rappresentati dalla mancanza di un raccordo nazionale e dal fatto che quasi tutte le proposte di percorsi sono rinchiuse nei confini amministrativi ». In Italia le piste ciclabili iniziano ad essere numerose, ma restano ai più ancora poco conosciute e poco pubblicizzate. Proprio per questo motivo CosmoBike Show, la fiera dedicata al mondo della bicicletta che si svolgerà a settembre a Verona, ha messo in palio un premio che valorizza i luoghi del nostro paese visitabili in bicicletta.

Le colline del Chianti al tramonto
Le colline del Chianti al tramonto

l Veneto conta sono oltre mille chilometri di piste tabellate ed è stato annunciato un progetto di itinerario cicloturistico di ben 300 chilometri per poter collegare Verona a Firenze. Eurovelo8, la pista del Mediterraneo, è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea che vede cooperare un network transnazionale di 13 partner per la realizzazione di azioni congiunte di promozione e commercializzazione del percorso ciclabile che si snoda per 5.900 chilometri. Anche Umbria e Marche hanno avviato iniziative per accattivarsi il turista ciclista mentre la Sardegna ha predisposto un piano regionale del valore di 8 milioni di investimento per opere che prenderanno il via dal 2017. Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna sono le aree geografiche più frequentate dai cicloturisti

Percorso Cicloturistico a Biella

Oltre 50 chilometri in bicicletta tra tre santuari, con al centro il più famoso, quello di Oropa: un complesso “disegnato” dall’architetto sabaudo Filippo Juvarra che racchiude la celebre Madonna Nera, la famosa rappresentazione della Vergine Maria il cui volto ha un colorito scuro. Il legame tra Oropa e la bicicletta è sbocciato, come spesso accade in questi casi, grazie al Giro d’Italia del 1999 e dal compianto Marco Pantani, con la sua clamorosa rimonta in salita da Biella al Santuario. Un’impresa che ha fatto scoprire l’ascesa e i luoghi al grande pubblico. A quei tempi, però, la strada in quota che collega Oropa a Ovest con il Santuario di Graglia e a Est con quelli di San Giovanni – il cosiddetto Tracciolino – non era asfaltata e a tratti neppure percorribile. «Ora non è più così – commenta il presidente dell’Atl Biella, Luciano Rossi – La strada è tutta percorribile, sia verso Graglia, Andrate e i confini con la Valle d’Aosta, sia verso San Giovanni, da dove si scende a Rosazza e si risale lungo la Valle Cervo (terra di lanifici e dei cappelli Barbisio) fino all’Oasi Zegna». Strade che mixano ambiente, cultura, archeologia industriale e, praticamente, un’ininterrotta vista mozzafiato sulla pianura, dove si intravedono le torri di raffreddamento dell’ex centrale nucleare di Trino e, si narra, nelle notti limpide lo sguardo può intercettare le luci di Milano.

Focus Trentino Alto Adige

Il Trentino Alto Adige è la regione più in avanguardia per lo sviluppo del settore turistico del cicloturismo. La rete Südtirol City collega le città di Bolzano, Bressanone, Brunico, Merano, Vipiteno, Chiusa e Glorenza lungo una ciclovia di 234 chilometri che verrà inaugurata nel mese di ottobre. Per questa occasione è prevista la pubblicazione di una APP dedicata, con tanto di mappe interattive. Partendo dall’idea di promuovere la bicicletta come mezzo ideale per visitare le città altoatesine, il network Südtirol ha firmato un accordo con i BikeHotels Alto Adige che prevede la collaborazione con strutture ricettive lungo i percorsi ciclabili. All’insegna dei ciclisti è anche l’estate in Alta Badia. Tra le proposte, il servizio Bike Friendly che si rivolge sia a chi pratica percorsi su strada che in mountain bike: il consorzio turistico locale mette a disposizione cartine stradali con percorsi consigliati, mentre la collaborazione con la scuola Dolomite Biking consente di organizzare escursioni di gruppo o individuali. A disposizione anche un servizio di e-bike sharing in quota. Per l’edizione 2015 della granfondo internazionale di mountainbike (13settembre a Moena, in Val di Fassa,) il comitato organizzatore ha previsto varianti adrenaliniche, «con nuovi sentieri sterrati e discese ancora più ripide», spiega il responsabile dei percorsi Gianfranco Degiampietro. In Valle di Ledroi turisti potranno percorrere salite e tornanti con il bike-sharing elettrico.

Bicicletta

E la Toscana?

Come già anticipato in precedenza la Toscana ha un rapporto viscerale con le due ruote, la mobilità sostenibile e il cicloturismo. A Firenze ad esempio moltissime persone preferiscono prendere la bicicletta per muoversi, nel tentativo di evitare il traffico spesso snervante della città, mentre a Siena è notizia di questi giorni il varo del progetto “SiPedala” il servizio di Bike sharing elettrico a disposizione di cittadini e turisti che conta ben 13 stazioni di ricarica, prelievo e riconsegna delle biciclette a pedalata assistita per potersi muovere liberamente in città.
Per chi invece vuole allontanarsi dal caos e la confusione della città, la Toscana con le sue colline e il suo verde offre davvero un’infinità di opportunità basti pensare alle bellezze della Val d’Orcia e ai vigneti del Chianti. Proprio per questo motivo vogliamo consigliarvi il libro da noi edito dal titolo Guida Cicloturistica del Chianti una pratica guida per godere delle bellezze del chianti sulla nostra bicicletta, con tanto di 32 cartine stradali di 20 itinerari nei comuni di Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti. Il territorio del chianti vanta una rete di quasi 400 km di strade asfaltate, la maggior parte delle quali a bassa incidenza di traffico pesante; inoltre il patrimonio di percorsi sterrati sono in ottimo stato, questo perché tutti gli anni su queste vie viene percorsa L’Eroica, famosissima cicloturistica d’epoca che affascina e accoglie ciclisti professionisti e amatoriali da tutto il mondo. I percorsi sono suddivisi in ordine di difficoltà e sono corredati di informazioni storico-turistiche, foto e mappe.

guida-cicloturistica-del-chianti
Guida Cicloturistica del Chianti

Cosa aggiungere..saltate in sella e godetevi i paesaggi del chianti! http://nielibrionline.it/guide/1336-guida-cicloturistica-del-chianti.html

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